D'Alia: "Il governo ci ascolti |Senza revoca, Udc fuori" - Live Sicilia

D’Alia: “Il governo ci ascolti |Senza revoca, Udc fuori”

Ultimatum a Crocetta. La riunione dei centristi all'Ars decide di chidere la revoca al governo. Il ministro D'Alia: "Ieri ho incontrato il presidente Crocetta. Credo che l'esecutivo farà proprie le nostre osservazioni".

Il caso humanitas
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PALERMO – “Il problema non è certo la società Humanitas, gruppo che fa bene il proprio lavoro. Il problema è la coerenza dell’azione di governo”. Il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia torna sul caso della clinica di Misterbianco, oggetto di una delibera del governo che ha “aperto” al nuovo mega-investimento. Una decisione che aveva scatenato, pochi giorni fa, la reazione furiosa del componente del governo Letta, che aveva anche messo in discussione la permanenza a sostegno della giunta di Rosario Crocetta.

Un tema non ancora accantonato, a dire il vero. Proprio in questi minuti, infatti, D’Alia sta incontrando i deputato del gruppo Udc all’Ars. “Esiteremo un documento di sostanziale sfiducia a Crocetta? – ha commentato il ministro – non ho ancora incontrato i parlamentari, sarebbe irriguardoso anticipare qualsiasi decisione. Posso solo dire che, al momento, non posso escludere niente”.

La verità, però, è che qualche nube sembra essersi allontanata. I rapporti tra D’Alia e il ministro Crocetta sono un po’ più sereni dopo l’ultimo incontro di ieri. Anche riguardo al “casus belli”. “Lì il problema – ha spiegato D’Alia – è molto semplice. Bisogna capire qual è la posizione del governo regionale riguardo a investimenti di privati in un settore come la Sanità, a fronte di decisioni prese nei confronti del settore pubblico. Devo dire che l’incontro col governatore è stato rassicurante. Credo che l’esecutivo farà proprie le nostre osservazioni. Ho grande fiducia nei confronti dell’assessore Borsellino. Come è stata gestita la faccenda? Preferisco tacere – ha concluso D’Alia – nei giorni scorsi ho già detto tanto”.

Ma a tenere banco, in questi giorni, è ovviamente anche la questione riguardante le proroghe dei precari degli enti locali, in bilico dopo la conversione in legge del decreto nazionale sulla Pubblica amministrazione. “Quello di ieri con Crocetta – dice D’Alia – è stato un contro proficuo. Ci siamo confrontati anche con i tecnici della Regione siciliana. E abbiamo anche raccolto alcuni dati che non avevamo rispetto alle professionalità dei dipendenti dei Comuni. Nei prossimi giorni dirameremo una circolare – ha aggiunto D’Alia – che verrà recepita in tutta Italia, e quindi anche in Sicilia. Ci rendiamo conto che il precariato siciliano ha delle peculiarità, ma non dobbiamo nemmeno dimenticare le responsabilità politiche che hanno creato una situazione del genere”.

Ma la strada è ancora lunga: “Tutto si può fare – ha detto il Ministro – tranne che pensare a stabilizzazioni di massa che sconquasserebbero definitivamente il sistema degli enti locali. Ci sono Comuni nella nostra regione – prosegue D’Alia- che hanno 100 precari e 50 posti in pianta organica già coperti. Nessuno ancora è riuscito a spiegarci come si possa in questi termini attuare la stabilizzazione facendo dichiarare il dissesto finanziario dei Comuni. Noi assecondiamo qualunque progetto virtuoso di inserimento di queste professionalità nelle pubbliche amministrazioni, quello che non possiamo assecondare sono le follie e il populismo da quattro soldi”.

aggiornamento 15: 34

“Crocetta e la Borsellino dicono che la delibera che aumenta i posti letto all’Humanitas è sospesa? Non basta, serve un atto scritto che lo dimostri”. Il gruppo Udc ha appena finito di riunirsi nelle stanze dell’Assemblea regionale insieme con il ministro d’Alia e gli assessori in quota Udc della giunta Crocetta, Patrizia Valenti, Ester Bonafede e Dario Cartabellotta. E il capogruppo, Calogero Firetto, ha lanciato un ultimatum all’assessore Lucia Borsellino e al presidente della Regione: “La giunta presenti un atto che revochi ufficialmente la delibera o i nostri assessori lasceranno l’esecutivo”. La vicenda dell’aumento dei posti letto alla clinica privata, per i centristi, è “troppo importante”, e proprio per questo i parlamentari non intendono scendere a compromessi. Insomma, “nonostante l’apprezzamento per il lavoro dell’assessore Borsellino – ha detto Firetto – , sul caso Humanitas sono stati commessi degli errori”. Degli errori ai quali, adesso, il governo regionale dovrà porre rimedio. E l’unica strada è un atto formale. L’Udc lo chiede a gran voce, perché le parole di Crocetta “non bastano”. La giunta, quindi, dovrà mettere nero su bianco quanto già annunciato dal governatore e dall’assessore alla Salute, altrimenti i tre assessori centristi si dimetteranno. (Ch. B.)


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