Una spanciata fu la citazione di Totò Cuffaro e immediata montò la polemica social. In una video-intervista il leader della nuova Dc è incappato in una tremenda gaffe: voleva riprendere una celebre frase di Martin Luther King, la lingua gli è scivolata sull’inglese. In quel farfugliamento abbiamo colto un ‘I… a drink’, invece del celeberrimo ‘I have a dream’. Una scena gustosissima per il popolo di Facebook.
Il video virale
Il video è diventato – come si dice, con una espressione vagamente insopportabile – ‘virale’. Lo hanno visto tutti. L’artista palermitano Roberto Lipari, nel riprenderlo, ha commentato: “A Striscia ironizzammo sul suo ritorno in politica, ma devo dire che, se queste sono le premesse, non vedo l’ora che cominci una nuova campagna elettorale”. Cuffaro – secondo quanto si sussurra – in un primo momento non l’ha presa affatto bene. Si narra di telefonate roventi che ci sarebbero state e di una rabbia trattenuta a fatica.
Le polemiche social
Sui social divampa la polemica di cui si diceva. Totò Cuffaro è un bersaglio grosso e, come sempre, come accadde per cose molto più serie, ci si divide tra colpevolisti e innocentisti. Tanti commentano sul suo profilo. “Totò ma il vero martinluterking è agitato o shakerato??”, scrive qualcuno con evidente sarcasmo. Un aficionado, invece, sostiene il segretario dopo l’errore: Quando non ci sono argomenti si ricorre a mettere in evidenza le distrazioni degli altri”. Tutto abbastanza normale di questi tempi.
Il post di Cuffaro
Lo stesso protagonista ha voluto mettere fine alla disfida con un post conciliante: “Altre 70 volte 7 ho sempre citato la frase giusta ‘I have a dream’ che per la verità ho coniugato al plurale ‘We have a dream’, pensando a tutti e non a me stesso. Nella confusione di questa intervista, venivo dall’aver assaggiato i miei vini e pensando alla qualità del ‘drink’ del mio vino, per un attimo ho avuto un lapsus citando la qualità del ‘drink’, piuttosto che la qualità del ‘dream’, ma solo un simpaticissimo e gustoso lapsus tra ‘dream’ e ‘drink’, ma beviamo e divertiamoci insieme”. Probabilmente non basterà. (rp)