Anche i ragazzi Palermitani che parlano 4 lingue compreso l' arabo e sono super laureati sono andati via da Palermo. Povera Palermo.
I piromani bruciano la Sicilia| Inferno da Palermo a Messina
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Esportera' in Europa il modello palermo. MUNNIZZA a volontà. Senza dignità
Noooo. La Palermo degli ultimi 10 anni noooooo.
Non mollare mai.....
Prima di dimagrire si faccia una bella lavata ai capelli visto ke lui parli di detti palermitani ne consiglio uno me nanno diceva poveru si ma ingrassciato pikki acqua a liscia avemu tutti.
Per i piromani non il carcere che in Italia equivale a trascorrere un periodo di riposo che non porta ad alcun pentimento ma la confisca immediata di tutti i loro beni e vedrete che la finiranno.
Se li prendono la pena e’ l’ obbligo di firma giornaliera in caserma o gli arresti domiciliari, non l’ ergastolo.Gaspare Barraco.Marsala.
Concordo con Francesco vanno solo colpiti nelle loro tasche con la confisca totale dei beni, è gente abituata al carcere del quale se ne fanno un baffo.
I Canadair:
pagati a numero di lanci.
Risultato:
Un lancio su dieci va a segno.
Gli altri…..
Nel frattempo l’incendio indisturbato pricede
Criminalità organizzata. 41bis e confisca dei beni vanno bene. Il problema è cogliere i colpevoli sul fatto. I piromani sono mafiosi
Tutte le inerzie e la impreparazione della protezione civile siciliana si vedono tutte. Per non parlare della forestale con operai mandati allo sbaraglio senza mezzi e altro. Peggio dell’ era Crocetta.
Bisogna inasprire le pene per questi gravissimi reati ed iniziare ad INDAGARE seriamente sul fenomeno che non può essere relegato all’opera di soli piromani !
La riforma della Forestale? Tornare com’era prima di distruggerla!
Colpire i piromani? Sì ma bisogna arrestare i mandanti!
Ogni anno le stesse notizie. Politici e dirigenti totalmente incapaci.
Tra poco sentiremo le solite notizie delle alluvioni.
A chi interessa dare fuoco ? Rispondete a questa domanda è, probabilmente, si trova chi dà fuoco…
Mentre il ruolo della vecchia mafia pastorale si è aggiornato, sviluppato e infiltrato nel territorio regionale fruttando a Cosa nostra un affare di tre miliardi di euro nell’ultimo decennio, gli incendi al patrimonio forestale continuano e si ripetono puntualmente tutti gli estati sempre più incontrastati e incontrollati. Dal libro del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, pubblicato nel 2019 si possono trarre utili indicazioni e nuovi protocolli di legalità per il rilancio della nostra vocazione agricola e il corretto l’utilizzo dei fondi europei in questo settore vitale. A patto, naturalmente, di tenere lontani i boss e la viltà di alcuni pubblici funzionari.
Fino a quando non si deciderà di eliminare la mafia e le loro affiliazioni politiche non cambierà mai nulla.
Chi ha interessi in questo inferno? A chi interessa bruciare ettari di bosco? Le emergenze drenano fondi e “interventi urgenti”. Anni di lavoro assicurato. Non si penserà che c’è una epidemia di follia in giro…Se non mandano a casa il 100% dei forestali, non se ne esce.
Gli operai forestali non sono pagati ad intervento …..prendono gli stessi soldi se stanno comodamente seduti in postazione.