I verbali del pentito Carmeci |“Tutto su Navarria e Santapaola” - Live Sicilia

I verbali del pentito Carmeci |“Tutto su Navarria e Santapaola”

Le carte dell'inchiesta Araba Fenice svelano i segreti della mafia militare.

LE RIVELAZIONI SULLA MAFIA
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CATANIA – Storie di sangue, estorsioni, mafia, soldi e potere. La maxi operazione dei carabinieri Araba Fenice, che ha azzerato la mafia di Belpasso, si è avvalsa di intercettazioni, pedinamenti, del contributo di collaboratori di giustizia e del coordinamento, prezioso, dei vertici della procura etnea guidata da Carmelo Zuccaro.

Il Gip Anna Maggiore ha firmato 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Agli atti, ci sono i verbali del pentito Francesco Carmeci, che ha iniziato a collaborare nel dicembre 2015 fornendo preziosi contributi agli inquirenti nel processo di estorsione aggravata ai danni di Giuseppe Scuderi, amministratore della Lavica Marmi.

IL PROFILO – Aveva vissuto una vita normale, tra alti e bassi, fino all’ingresso nel clan del boss Carmelo Navarria, dopo aver conosciuto Nino Bonaccorsi.

Il referente di Carmelo Navarria sarebbe stato il boss Francesco Santapaola. Si trovava in un’officina di Belpasso, con Bonaccorsi per riparare una macchina. “Visto che l’auto era ferma in officina – racconta il collaboratore ai magistrati – andai a comprare le sigarette con la sua auto e, mentre ero alla guida, mi chiamò quest’ultimo dicendomi che dove c’era il camion panini di Navarria nella piazza di Belpasso, c’erano delle persone che dovevo condurre in officina

L’INCONTRO – “In piazza trovai quello che poi seppi essere Francesco Santapaola ed un altro ragazzo che poi è divenuto collaboratore di giustizia, a bordo di un’auto. In quell’occasione fui controllato e dopo li accompagnai in officina ove si trovava Nino “E”, Navarria, Michele La Rosa, Rosario La Rosa ed Antonio Bonaccorsi”. L’auto dei due fu nascosta. A questo punto il pentito svela l’esistenza di un’intesa con i catanesi per il traffico di droga. In ballo, tra belpassesi e santapaoliani c’è lo smercio di stupefacenti forniti da Saro Lombardo. All’improvviso Navarria e Santapaola si appartano, il verbale, a questo punto, è omissato.

IL PENTITO CRISTAUDO – Salvatore Cristaudo ha ricostruito, gli assetti della mafia in provincia di Catania, confermando il ruolo di primo piano del boss Navarria, descrivendo dettagliatamente un summit. “Per Belpasso – ha detto il pentito – era presente il responsabile tale Aldo, di età matura, basso con occhialini, ex appartenente al clan del Malpassotu, per Mascalucia era presente il responsabile tale …omissis…, era presente anche …omissis…, ed io per il gruppo di Librino pur non essendo un responsabile.

L’oggetto della riunione era quello di fare il punto della situazione e verificare i problemi di ogni squadra. Il problema principale era dato dagli arresti degli affiliati e dalla scarsità di stupefacenti nelle piazze di spaccio”.

A questo punto emerge il ruolo di Saro Lombardo: “Saro Lombardo coordinava tutta la discussione quale rappresentante dei Nizza. Saro si premurava di procurare lo stupefacente a tutti. …omissis…, su richiesta dei presenti, parlò delle estorsioni di cui era a conoscenza e di cui si occupava e dei suoi contatti per la fornitura di cocaina”.

CONTINUA…


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