Iblis, annullato l'arresto di Monaco | Ma l'imprenditore resta in carcere - Live Sicilia

Iblis, annullato l’arresto di Monaco | Ma l’imprenditore resta in carcere

La cassazione con rinvio
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(R.P.) Non conosco quest’uomo, per me è un milite ignoto dello scempio. So che ieri mi sono imbattuto in un pezzo di Pietrangelo Buttafuoco, come si va a sbattere contro un palo della luce. Prima la luminosità acceca. Poi lo schianto fa male. Non so nulla di questo prigioniero della giustizia. Leggo oggi sull’Ansa. “La quinta sezione della Cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento del Tribunale del riesame che aveva confermato l’ordine di carcerazione per l’imprenditore ennese Giuseppe Sandro Maria Monaco, di 57 anni, detenuto per concorso esterno all’associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione Iblis della Procura di Catania. Il provvedimento di arresto resta esecutivo, e Monaco rimane in prigione, ma la sua posizione dovrà essere vagliata da un altro Tribunale del riesame etneo. L’inchiesta è stata avviata su indagini di carabinieri del Ros su presunti rapporti tra mafia, appalti e politica. Secondo la Dda della Procura di Catania, che ha chiesto il suo rinvio a giudizio, l’indagato “pur senza essere formalmente affiliato, concorreva all’associazione mafiosa” mettendo “a disposizione di Cosa nostra provinciale” la “propria attività imprenditoriale”, “versando somme di denaro all’organizzazione criminale” e “permettendo a imprese mafiose”, direttamente o indirettamente, di “partecipare alle attività economiche intraprese”.

Non so nulla del signor Monaco. Non mi deve niente. Non gli faccio favori. Non so nemmeno se sia un galantuomo o un delinquente. Oggi, nessuno lo sa, a parte lo stesso signor Monaco. Ma leggo testualmente: “Monaco rimane in prigione, ma la sua posizione dovrà essere vagliata da un altro Tribunale del riesame etneo”. E mi sento alieno, straniero, emarginato. Perché penso che la libertà coincida con la misura di un uomo. E penso anche che nessuno possa essere un po’ meno uomo, mentre un altro deve ancora decidere sulla sua colpa o sulla sua innocenza.



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