Idraulici aggrediti a colpi di pistola tra Gela e Niscemi: un arresto

Idraulici aggrediti a colpi di pistola tra Gela e Niscemi: un arresto – VIDEO

L'agguato in campagna lo scorso 7 giugno
POLIZIA
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GELA – Il 7 giugno l’aggressione di due idraulici a bastonate e a colpi di pistola in aperta campagna tra Niscemi e Gela, adesso l’arresto del presunto responsabile da parte della polizia che per ricostruire l’accaduto si è avvalsa anche di un video dell’aggressione girato dalle stesse vittime.

Gli agenti del commissariato di Gela hanno eseguito l’arresto lunedì scorso. L’aggressione si è verificata in aperta campagna, nei pressi di Niscemi, dove i due idraulici erano stati attirati con il pretesto di un sopralluogo per dei lavori da effettuare. Una volta giunti sul posto, i due uomini sono stati, prima brutalmente aggrediti a colpi di bastone, quindi intimoriti con l’esplosione di diversi colpi d’arma da fuoco.

Secondo quanto riferito dalle vittime, all’aggressione avrebbero partecipato in tutto tre soggetti. Fortunatamente i due idraulici sono riusciti a documentare parte della scena con un breve filmato, rivelatosi poi decisivo per le indagini. Le immagini hanno, infatti, permesso agli inquirenti di risalire a uno dei veicoli utilizzati dai tre aggressori per la fuga, una Fiat Panda bianca, il cui numero di targa, che si vedeva parzialmente, ha consentito l’identificazione del mezzo. L’auto è risultata intestata alla compagna di un pregiudicato.

Alla base dell’aggressione ci sarebbero pregresse ruggini riconducibili a un alterco stradale avvenuto nei giorni precedenti. Nel corso delle indagini, infatti, sulla carrozzeria della Panda utilizzata dagli aggressori sono stati individuati dalla Scientifica colpi inferti con oggetti contundenti, come confermato dall’indagato che, in sede di denuncia sporta il 10 giugno, ha riferito di essere stato aggredito dai due idraulici in seguito a un alterco stradale, nel quale uno dei due avrebbe colpito ripetutamente la sua auto con un pesante oggetto. Il movente sembrerebbe quindi legato a dissidi personali degenerati in un agguato pianificato. L’indagine, ancora in corso, ha già permesso di individuare e sequestrare entrambi i veicoli utilizzati nella fuga.


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