Il boss e l’udienza in piena estate: chiesta la revoca del 41 bis - Live Sicilia

Il boss e l’udienza in piena estate: chiesta la revoca del 41 bis

Decideranno i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Roma: il carcere duro è stato sempre confermato dal 2016
MAFIA TRA DUE PROVINCE
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CALTAGIRONE (CATANIA) – Un ergastolo definitivo. E almeno tre condanne per oltre cinquant’anni di prigione, finora solo in parte scontate. Sullo sfondo l’accusa di essere stato il capomafia di una vasta area geografica. Il “feudo mafioso” di Salvatore “zio Turiddu” Seminara, ultrasettantenne originario di Mirabella Imbaccari, si estendeva da Caltagirone a Barrafranca e a cavallo di due province, Catania ed Enna.

La revoca del 41 bis?

Il suo legale, l’avvocato Francesco Azzolina, ha chiesto la revoca del “carcere duro”. E i giudici si sono già riuniti in estate, pochi giorni fa al Tribunale di Sorveglianza di Roma, per decidere. Attualmente sono in riserva. Seminara è stato al “41 bis” dall’estate del 2009 a quella del 2013. Oggi lo è ininterrottamente dal 2016.

Peraltro, nel suo percorso dietro le sbarre è stato sempre, a parte quel periodo di libertà dovuto a una decorrenza dei termini, sottoposto al regime speciale. Da qui le ragioni del ricorso, un atto piuttosto complesso presentato dalla difesa.

Le ragioni infatti sono un po’ queste, ovvero la prolungata durata del regime detentivo. Ma c’è poi anche la questione relativa al potere interno a Cosa Nostra: la “storia” mafiosa di Catania, nonché di Enna, ha preso infatti altre direzioni. E infine il tema dei legami mafiosi, che all’interno della cosiddetta “onorata società” sono sempre stati viscerali, ma che una prolungata detenzione può recidere, o quantomeno allentare.

“Fine pena mai”

Succede, soprattutto se hai sulla testa lo spettro del “fine pena mai”, formula desueta ma che permane, per i boss mafiosi ergastolani. E dunque i riflettori sono puntati verso Roma. Anche perché ormai questa, salvo eventuali ricorsi a Bruxelles che comunque allo stato non appaiono neanche ipotizzabili, è rimasta l’ultima partita con la giustizia di Seminara.

È stato definitivamente condannato per mafia al processo Old One. Lo hanno riconosciuto responsabile di associazione mafiosa al processo Kronos. E condannato quale mandante del duplice omicidio di Salvatore Cutrona e Francesco Turrisi, delitto organizzato alle 7,10 del giorno di Pasqua del 2015. La vittima designata era solo Cutrona, da sempre vicinissimo a Seminara, condannato a morte dalla mafia per essersi allontanato da lui.


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