Il Capodanno di Veronica: | "Amavo mio figlio Loris" - Live Sicilia

Il Capodanno di Veronica: | “Amavo mio figlio Loris”

Non sono bastate dodici ore per chiudere il dibattimento che deve decidere sull'istanza di scarcerazione della donna accusata di avere ucciso suo figlio. I punti della difesa.

L'udienza al Riesame
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CATANIA- Dovrà ancora attendere Veronica Pannarello, la mamma di Santa Croce Camerina, accusata di avere ucciso suo figlio Loris. L’udienza davanti al Tribunale del Riesame che deve decidere se accogliere l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Francesco Villardita è stata aggiornata a venerdì prossimo alle 10.30. Non sono bastate dodici ore per chiudere il dibattimento celebrato davanti al collegio presieduto da Maria Grazia Vagliasindi (a latere Pietro Currò e Aurora Russo).

Veronica Panarello ha vissuto il suo ultimo giorno del 2014 tra le mura del Palazzo di Giustizia di Catania. E’ partita questa mattina presto dal carcere di Agrigento: è arrivata in ritardo, intorno alle 10. Il viaggio è stato lungo e la neve ha creato qualche problema al trasferimento fino al Tribunale di Catania. Non hanno permesso a nessuno di vederla: le telecamere e le macchine fotografiche dei tanti cronisti e dei reporter hanno potuto solo inquadrare un furgone blu. Blindatissimo. Le disposizioni per la stampa erano rigidissime. Non si poteva superare il portone d’accesso alla Corte d’Assise e un lungo corridoio divideva la piccola folla di giornalisti dall’aula ‘Serafino Famà’.

Ha parlato d’amore la giovane mamma di Santa Croce Camerina accusata di aver ucciso Andrea Loris. Amore per il piccolo di otto anni: “”Eravamo una famiglia unita, non ho mia fatto del male ai miei figli. Amavo Andrea Loris”.

Veronica ha ascoltato per oltre quattro ore le dichiarazioni del suo difensore, l’avvocato Francesco Villardita che ha contestato punto per punto l’impianto accusatorio della Procura di Ragusa. “Quello che noi proponiamo al Tribunale – ha detto a LiveSicilia il difensore prima di entrare in udienza – è una lettura alternativa a quello che è stato definito dalla Procura e dal Gip grave indizio di colpevolezza perché non lo riteniamo tale e cercheremo di confutarlo con argomentazioni logico-giuridiche ed anche con argomentazioni di carattere tecnico scientifico”. La difesa ha nominato anche un perito che ha analizzato l’enorme mole di materiale video. Dopo l’avvocato VIllardita ha replicato il Procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, e il Pm, Marco Rota. Venerdì si riprende. La decisione è attesa entro il 3 gennaio.

 

 


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