"Il centrodestra non governa |Crocetta avrebbe cacciato Sgarbi" - Live Sicilia

“Il centrodestra non governa |Crocetta avrebbe cacciato Sgarbi”

Intervista a Giancarlo Cancelleri. "Abbiamo offerto collaborazione, c'è stato detto che non ne hanno bisogno".

L'intervista
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4 min di lettura

Onorevole Giancarlo Cancelleri, oggi la giunta si riunisce per varare bilancio e finanziaria. Cosa vi aspettate?

“Io dalle dichiarazioni che ho letto ho sentito parlare di riforme. Anche se non capisco perché devono stare in una finanziaria. Quando lo faceva Crocetta eravamo contrari e lo era anche il centrodestra. Io spero che ci siano invece provvedimenti buoni per cominciare e risolvere dei problemi su imprese, lavoro, disabili. Ho paura che sarà una finanziaria che per i numeri dell’Aula verrà falcidiata dagli interessi dei singoli deputati di turno”.

Certo, il fatto che non ci sia maggioranza, per stessa ammissione del presidente della Regione, non aiuta.

“Io ho letto sui giornali della spaccatura in Forza Italia. Tant’è che la nostra capogruppo Valentina Zafarana in conferenza dei capigruppo ha chiesto perché Musumeci non viene in aula a parlarci dello stato di salute della maggioranza. Aggiungendo che se ci sono problemi possiamo trovare delle forme di collaborazione nell’interesse della Sicilia. Miccichè e Cordaro ci hanno detto che loro la maggioranza la verificheranno in aula e non hanno bisogno di niente. Mi sembra da irresponsabili una risposta del genere”.

L’Ars fin qui è stata ferma secondo il vostro punto di vista. È possibile una svolta?

“Ma senza documenti contabili e senza la possibilità di fare leggi con impatto finanziario l’Ars era già depotenziata di suo. Poi non è che Miccichè brilli per intraprendenza. Qua si fanno sedute solo su atti parlamentari prodotti dal Movimento 5 Stelle. Il governo è colpevolmente in ritardo. L’esercizio provvisorio è previsto fino al 31 marzo, siamo al 16 e i tempi tecnici per la sessione di bilancio sono 45 giorni. Quindi non ci sono i tempi per approvarla. Miccichè aveva provato a stilare un calendario veloce ma alla fine abbiamo concordato che il 26 vedendo i documenti finanziari e decideremo il da farsi in una conferenza dei capigruppo. E penso che ci sarà una proroga dell’esercizio provvisorio”.

Nel frattempo voi in Sicilia avete ottenuto un risultato straordinario alle Politiche, il 48 per cento, roba che qui nemmeno la Dc ai suoi tempi d’oro. Perché, secondo lei?

“È un risultato figlio del buon risultato delle Regionali. Quello ci ha motivato, abbiamo capito che potevamo fare una cosa storica, anche se abbiamo perso. Poi, il valore aggiunto è stato il non governo da parte del centrodestra. Ho incontrato molte persone in questa campagna elettorale che mi hanno detto: non l’ho votata ma mi sono pentito di aver votato quell’altro. Gli scivoloni di Sgarbi, della Ippolito, le dimissioni lampo dell’assessore Figuccia hanno minato la credibilità del centrodestra. Comunque io stesso non mi aspettavo questo risultato”.

Abbiamo letto e ascoltato analisi forse superficiali che attribuivano l’exploit del Movimento solo al reddito di cittadinanza. È una spiegazione caricaturale di un Sud accattone secondo lei?

“Lo è. E queste frasi sono pervenute da Sgarbi, in maniera irripetibile, ma tra le righe anche le parole di Musumeci non sono state molto rispettose. Dice che il voto del Sud è il voto della sofferenza. E perché quando hai vinto tu era il voto della gioia? La verità è che in politica non perde mai nessuno”.

A proposito di Musumeci, lei giorni fa ha usato parole sopra le righe (“mi fa schifo”) verso il governatore. Se n’è pentito?

“Mi è sembrato un titolo un po’ forzato, scritto in quel modo sembra un insulto e non volevo insultare. Io ho analizzato quelle sue parole sulla sofferenza del Sud e ho detto che dal mio presidente della Regione, è anche il mio anche se non l’ho votato, io queste parole non le voglio sentire. Sono parole inaccettabili. Magari i rapporti tra noi due miglioreranno col tempo. Io ho detto all’assessore Cordaro di riferire al presidente della Regione la nostra apertura”.

Se lei fosse Di Maio chi cercherebbe per governare?

“Luigi sta facendo un’operazione di ristrutturazione del messaggio politico che è molto importante. Un tempo si pensava che per fare un governo si doveva faere un’alleanza con un partito e dividerci le poltrone. Noi invece stiamo inaugurando la stagione della convergenza sui temi. Chi ci sta porti le sue priorità, ha detto Luigi. E vediamo se così può nascere un governo. Il confronto è sempre crescita. Ma lo dobbiamo fare sui temi non sul viceministro, sul sottogoverno e così via”.

Torniamo in Sicilia. Avete una mozione di censura per Sgarbi. Che pare comunque destinato ad andare via presto. Insistete nel volerla discutere?

“Noi la vogliamo discutere assolutamente. Mi pare che lui abbia detto che non se ne va, casomai lo caccia Musumeci. Ci sono tutti gli ingredienti per andare in Aula. Poi se ne assumerà la responsabilità il presidente della Regione. Chiunque dovrebbe cacciarlo immediatamente. Per tuta la campagna elettorale ho detto che Musumeci era il Crocetta del centrodestra, ma mi ero sbagliato, perché Crocetta Sgarbi lo avrebbe mandato via”.


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