Il 'doppio' capitano |Vitiello leader in panca - Live Sicilia

Il ‘doppio’ capitano |Vitiello leader in panca

Il difensore ha ceduto la fascia a Diamanti, ma il ruolo di collante del gruppo di De Zerbi resta il suo.

calcio - serie a
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PALERMO – La sua presenza in campo nei momenti di maggiore difficoltà è sempre stata fondamentale per ritrovare equilibrio e solidità grazie alla grande esperienza maturata sui campi di serie B e poi nella massima serie già in età avanzata. Per Roberto Vitiello, difensore 33enne e capitano del Palermo, l’esperienza in rosanero, partita nel gennaio del 2014 nel campionato cadetto e culminata con la promozione trionfale dopo un solo anno d’assenza, è stata contraddistinta da un’estrema professionalità che lo ha portato spesso e volentieri a restare in silenzio anche quando i tecnici che si alternavano in panchina lo utilizzavano col contagocce.

È il caso della passata stagione in cui Vitiello nell’intero campionato ha racimolato solo dieci presenze, la maggior parte con il mentore Iachini in sella, ma non lasciando mai adito a polemiche per le sue prestazioni e anzi finendo per comporre quel gruppo di senatori inamovibili con i vari Sorrentino, Maresca e Gilardino protagonisti dell’ultima miracolosa salvezza. Gli addii proprio degli elementi più anziani e una conseguente crescita del drappello di giovani nel gruppo ha portato il centrale di Torre del Greco a guadagnarsi la fiducia dei suoi compagni fino alla fascia da capitano indossata nella gara inaugurale contro il Sassuolo al ‘Barbera’.

Dalla trasferta con l’Inter, ultima gara al momento disputata con un Vitiello capitano in campo, quella stessa fascia è passata sul braccio del nuovo arrivo Alino Diamanti che fin dal primo match col Napoli ha però tenuto a precisare le gerarchie all’interno dello spogliatoio dei siciliani con Vitiello che, anche dalla panchina, continua a condurre da leader il gruppo plasmato nel frattempo da Roberto De Zerbi. Proprio il rapporto istauratosi fra l’ex Rimini e Siena e l’allenatore bergamasco poco più grande di lui (classe ’79, ndr) ha dunque permesso che l’attuale rosa si potesse compattare maggiormente con i giovani, tanti alla prima esperienza in serie A, che fra il campo e l’area tecnica rosanero si ritrovano ben tre figure di riferimento pronte a dispensare utili consigli per raggiungere quest’anno una tranquilla salvezza.


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