PALERMO – Il bicchiere, nonostante tutto, può essere visto ancora mezzo pieno. Beppe Iachini avrà pensato qualcosa del genere in questi giorni d’allenamento al Tenente Onorato, nell’atto di dover fare la conta degli uomini arruolabili per la difficile trasferta di Cesena contro i bianconeri allenati da Domenico Di Carlo. Di notizie brutte il tecnico ascolano nelle ultime ore ne ha ricevute infatti pure fin troppe, vedi gli stop di Michel Morganella (stagione finita per lo svizzero dopo l’infortunio al ginocchio destro) e Giancarlo Gonzalez (lesione di secondo grado del semimembranoso della coscia sinistra), senza dimenticare le condizioni, tutt’ora non al top, dei vari Lazaar e Bolzoni.
Ecco perchè, se in difesa il mister rosanero dovrà studiare le contromosse giuste da opporre ai romagnoli Defrel e Rodriguez, a centrocampo invece tira un respiro di sollievo dopo settimane alquanto tribolate. La vera notizia è quella del ritorno dal primo minuto di Enzo Maresca. L’ex centrocampista di Juventus e Siviglia, fuori per quasi un mese e mezzo a causa di un problema ad un calcagno rimediato in un contrasto con il romanista Iturbe, in realtà era già fra gli undici papabili di domenica scorsa contro l’Empoli ma Iachini decise di tenerlo precauzionalmente in panchina e al suo posto scelse il croato Mato Jajalo.
L’impiego del 35enne dovrebbe dunque essere scontato, al di là del modulo che l’allenatore rosanero deciderà d’adottare. Sia col 3-5-2 che col 4-3-2-1 Maresca infatti è sicuro di una maglia da titolare così come i suoi ‘compagni di ventura’ Edgar Barreto e Luca Rigoni. Al ‘Manuzzi’ potrebbe infatti manifestarsi la contemporanea presenza del trio titolare, venutosi a creare per la prima volta in campionato il 9 novembre nell’1-1 contro l’Udinese ed imbattuto fino alla trasferta di Firenze. Poi dal 17 gennaio, giorno come detto pocanzi dell’infortunio di Maresca contro la Roma al ‘Barbera’, i ‘tre tenori’ smisero di cantare all’unisono. Domenica, con il ritorno di Barreto da mezzo sinistro dopo la squalifica di un turno rimediata contro la Lazio, e la presenza di Rigoni sul centrodestra il Palermo avrà la sua diga a centrocampo per proteggere una retroguardia incerottata e piena d’assenze eccellenti.
