Il Partito Democratico perde pezzi| Si dimette Gianluca Scerri - Live Sicilia

Il Partito Democratico perde pezzi| Si dimette Gianluca Scerri

L’addio dell’ex segretario provinciale dei Giovani Democratici.

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CATANIA – L’addio arriva puntuale come un orologio svizzero in concomitanza con la campagna elettorale del Pd e il tour del premier Gentiloni: Gianluca Scerri si dimette da segretario provinciale dei Giovani Democratici. Non si sono rimarginate le ferite della minoranza dem dopo la “notte dei lunghi coltelli” in direzione nazionale, alcuni militanti storici sono irrimediabilmente in rotta di collisione con il nuovo (ma non nuovissimo) corso renziano e non fanno nulla per nasconderlo.“Mi dimetto perché dalla nostra organizzazione mi aspetterei indignazione e non calcolo politico perché mi aspetterei sedie per aria e non accordi fuori dalla porta”, scrive sui social l’ormai ex segretario provinciale della giovanile dem.

Una distanza ormai profonda che riguarda merito e metodo. “In una contingenza politica in cui il nostro Partito ha barattato la qualità del lavoro per la quantità in cui ha scelto di disattendere i temi a noi più cari della tutela dell’ambiente con fare a tratti spocchioso, di scimmiottare le politiche della destra sul tema dell’accoglienza e dei diritti di migranti ed esseri umani per mero calcolo elettorale avevo l’ambizione che potessimo fare di più, che io potessi fare di più”, argomenta Scerri rivolgendosi ai ragazzi della giovanile.

L’ex segretario, molto vicino all’area laburista dell’ex deputata Concetta Raia, colpisce di sciabola. “Questo partito, è riuscito solo ad abituarci a filtrare il nostro impeto con il colino delle correnti senza che io potessi riuscire a riconsegnarvi una legittima spensieratezza politica.  Mi dimetto con l’auspicio che, almeno per questa volta possa passare il messaggio che quando si accende l’autonomia intellettuale di ognuno di voi non state solo componendo la costellazione dei Gd ma state costruendo la galassia del Pd”. E continua: “Solo quando  sarete in tanti questa passionale comunità politica smetterà di essere la proprietà indiscussa di qualcuno e tornerà ad essere l’orto fertile in cui si coltivano le idee”. Insomma, le acque in casa democratica sono piuttosto agitate e la resa dei conti non è mai stata così vicina.


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