Sicilia, De Luca: "Pasticcio Defr, governo senza startegia"

“Pasticcio Defr e manovra senza idee, il governo non ha strategia”

Cateno De Luca boccia su tutta la linea l'operato del governo

PALERMO – Una legge di stabilità “che affonda le radici su un Defr approvato da un altro governo”, che “non offre soluzioni e che non contiene una strategia unitaria di spesa dei fondi Pnrr e delle altre risorse extrabilancio” extrabilancio. All’indomani dell’approvazione dell’esercizio provvisorio, Cateno De Luca, leader di Sicilia vera e Sud chiama nord, muove le truppe e lancia la sua critica a tutta la strategia economica del governo Schifani.

Il nodo del Defr

Il punto di partenza è il Defr, Documento di economia e finanza regionale: “È in piedi quello approvato il 28 giugno dalla giunta Musumeci ma che non è mai stato approvato dall’Ars – ricorda De Luca -, si stava andando verso l’approvazione di manovra e bilancio senza questo passaggio. Sarebbe stato un altro errore madornale, il normale ciclo che sta alla base delle scelte economiche sarebbe saltato”. Le lancette dell’orologio arrivano quindi alla seduta di ieri e alla conferenza dei capigruppo: sul tavolo del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, è arrivata la mediazione tra governo e opposizioni. Via libera all’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio ed esecutivo Schifani che si impegna a portare in aula la Nota di aggiornamento al Defr. La truppa dell’ex sindaco di Messina, intanto, si muove in parallelo: all’orizzonte c’è anche una legge di stabilità ‘ombra’. “Stiamo preparando una nostra proposta complessiva, che partirà da un ordinato ciclo di programmazione”, annuncia De Luca.

“Nessuna strategia”

Resta, infine, la bocciatura della strategia di Palazzo d’Orleans: “Questo governo continua sulla scia degli errori del governo Musumeci. Sul tavolo c’è il bilancio di previsione ma il Consuntivo 2020 è ancora in sospeso e non abbiamo idea del 2021: è saltato il ciclo di programmazione economico-finanziaria”. Il giudizio finale del leader di Sicilia vera, che torna a criticare anche l’accordo con Roma sulla spalmatura decennale del disavanzo della Regione (“firmato da Schifani come una trattativa privata, senza alcuna decisione della Giunta”), è senza appello: “Questo governo non ha una strategia economica”.


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