Il Pd litiga ancora e l'Ars si ferma | Fumata nera su tutto - Live Sicilia

Il Pd litiga ancora e l’Ars si ferma | Fumata nera su tutto

Luca Sammartino

Niente di fatto tra i democratici, dopo una lunga riunione. I renziani insistono sulla candidatura di Sammartino (nella foto) alla guida del gruppo parlamentare. Le altre anime del partito non ci stanno. E così, in attesa che i deputati si mettano d'accordo, si ferma l'attività di Sala d'Ercole: tutto rinviato a giovedì.

 

Palazzo dei normanni
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PALERMO – Niente da fare. Il Pd non riesce proprio a trovare un accordo. E in attesa che i democratici scelgano il nuovo capogruppo, oltre ai presidenti delle commissioni parlamentari, l’Assemblea regionale si ferma. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone infatti ha comunicato a Sala d’Ercole l’esito della conferenza dei capigruppo convocata a margine di una riunione del gruppo parlamentare Pd.

In quella sede, proprio i democratici hanno chiesto il rinvio della seduta a giovedì. Richiesta che ha ricevuto il voto contrario solo del Movimento cinque stelle. Così, si ferma tutto. Non si riesce a trovare un accordo tra l’area dei renziani, che continuano a proporre come presidente del gruppo, l’ex capogruppo di Articolo 4 Luca Sammartino e quella degli “ex cuperliani” che invece puntano su una rosa di nomi composta da Filippo Panarello, Giovanni Panepinto e Pippo Digiacomo, qualora quest’ultimo lasciasse la presidenza della commissione Salute. E la vicenda delle poltrone dell’Ars si incrocia anche con le questioni del governo regionale. La ridiscussione della nomina di Luisa Lantieri, oggetti di critica anche da parte di esponenti del Pd, potrebbe passare proprio da una riassetto complessivo delle commissioni. Una questione che oggi, stando a quanto riferito da alcuni deputati democratici, avrebbe dovuto essere portata persino sui tavoli romani, tramite un incontro del segretario Pd Raciti con esponenti della segreteria nazionale. Incontro però che alla fine non si sarebbe nemmeno svolto.

Una guerra di poltrone che, intanto, ferma tutto. E già da diversi giorni. E così anche gli alleati iniziano a spazientirsi. “Alla vigilia della definizione di importanti rapporti economici tra lo Stato e la Regione Siciliana – ha detto il capogruppo dell’Udc all’Ars, Mimmo Turano – lo stallo politico-istituzionale determinato dalle beghe interne al Partito democratico è assolutamente stucchevole e irresponsabile. Abbiamo dato il nostro apporto alla formazione della nuova giunta – spiega il presidente dei deputati centristi – convinti che tutti fossero determinati a lavorare seriamente ed in fretta per affrontare le numerose emergenze e fare le riforme necessarie per agganciare la ripresa. Oggi invece ci ritroviamo con l’Ars bloccata e il governo regionale in ambasce perché il Pd non riesce ad eleggere il suo capogruppo e designare i membri delle commissioni. L’Udc – conclude Turano – non è disponibile a tollerare ulteriormente questo spettacolo indecoroso. Mi aspetto che tutti si prendano le proprie responsabilità davanti ai siciliani e agiscano conseguentemente altrimenti è meglio votare la mozione di sfiducia del Movimento 5 stelle e andare tutti a casa”.


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