Il sogno nel cassetto di Crocetta: | "Essere il prossimo premier" - Live Sicilia

Il sogno nel cassetto di Crocetta: | “Essere il prossimo premier”

Il governatore, Rosario Crocetta

Il presidente della Regione, ospite della trasmissione televisiva Le Iene, parla del tradimento di Prodi in occasione dell'elezione del capo dello Stato. "Sono stati in parte D'Alema e in parte Renzi". Torna poi a corteggiare il M5S. "Se non ci fosse il Pd probabilmente voterei per loro".

Il governatore in TV
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PALERMO – “Sogno di essere il prossimo presidente del Consiglio”.Parola di Rosario Crocetta. Il governatore siciliano fra il serio e il faceto si lascia andare in un’intervista televisiva alle Iene, andata in onda ieri su Italia1. Crocetta parla di politica locale, nazionale e anche di se stesso, mentre torna a strizzare l’occhio al Movimento cinque stelle.

“La mafia dentro la macchina regionale? I mafiosi sono qui come in una specie di Grand Hotel, io ho fatto in modo di rendere più complicato il loro soggiorno. Ho già revocato 15 imprese”. L’inquilino di Palazzo d’Orleans aggiunge: “Combatterei la mafia anche se sapessi che non può essere sconfitta”. Rosario Crocetta non si nasconde nel “toto-nomi” che gli viene chiesto. “Come segretario del Pd vorrei Obama”, dice sorridendo. “Al Quirinale invece mi piacerebbe una donna. Il presidente del Consiglio? Sogno di esserlo io”. Il governatore, che era uno dei tre grandi elettori per l’elezione del presidente della Repubblica in rappresentanza della Regione, ha pure una sua versione sul percorso che ha portato alla rielezione di Giorgio Napolitano. “Marini non l’ho votato. Prodi invece sì, così come Napolitano”. E poi individua i 101 traditori che hanno impedito l’elezione di Romano Prodi: “Un po’ D’Alema e un po’ Renzi”. Il governatore poi non risparmia una stilettata al leader dei rottamatori, che ha da poco incassato l’appoggio di Fabrizio Ferrandelli all’Ars. “Renzi è un matto”, scherza Crocetta, che ne ha pure per Grillo. “Si tratta di un cantore che non riesce e diventare poeta. Il suo difetto è il non voler ascoltare gli altri, il suo pregio il senso di ribellione”. Poi però aggiunge: “Se non ci fosse il Pd probabilmente voterei per il Movimento cinque stelle”. E a chi lo accusa di essere grillino replica così: “Sono loro ad essere crocettiani, non il contrario”.

Il presidente della Regione torna dunque sul caso Battiato. “Sono stato costretto a cacciarlo, altrimenti avrebbero bombardato la Sicilia e mandato i caschi blu”, afferma sorridendo. Poi più serio aggiunge: “Non potevo fare altrimenti”. Il governatore parla pure della sua storia personale, in particolare della sua omosessualità. “Sono stato anche con delle donne, alcune sono meglio degli uomini. Lobby gay? Se esiste non la conosco”. Crocetta discute del matrimonio per gli omosessuali: “Non libera le persone eterosessuali, non credo possa farlo per quelle omosessuali. Se qualcuno vuole sposarsi però è giusto sia libero di farlo”. L’intervista finisce: il Crocetta personaggio televisivo aggiunge un’altra apparizione nel suo curriculum e torna a svolgere il suo incarico di presidente della Regione. Sogni permettendo.


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