PALERMO – La violenza e le minacce arrivano a casa di un uomo di 87 anni. Un anziano che vive da solo, che ha perso la moglie qualche anno fa e che adesso si ritrova ad abitare tra quelle quattro mura nella solitudine. In una palazzina di via Vito Muciaccia, allo Zen, sono stati lunghi momenti di terrore quelli che l’anziano ha dovuto affrontare: due malviventi si sono introdotti nella sua abitazione nella notte tra martedì e mercoledì, l’hanno raggiunto in soggiorno, dove stava guardando la televisione, e l’hanno bloccato con violenza e imbavagliato.
Ha creduto di morire, di non sopravvivere a quella paura che sperava di non dover provare mai. E invece è finito nel mirino, nello stesso in cui, negli ultimi mesi sono finite decine di anziani in città, da un capo all’altro del capoluogo. Secondo la polizia, la banda che entra in azione è sempre la stessa: si tratterebbe di un gruppo di giovani, tra cui alcuni pregiudicati, che deciderebbero di agire a turno, in base all’obiettivo. In questo caso, qualcuno deve aver monitorato per qualche giorno il pensionato, in modo da conoscere le sue abitudini e i suoi orari.
Chi è entrato nell’appartamento avrebbe portato con sé delle fascette, le stesse utilizzate per immobilizzare le vittime degli altri colpi messi a segno a Palermo. Fascette da elettricista per la precisione, che impediscono al malcapitato di reagire alla rapina. E’ questo il modo di “neutralizzare” la vittima, da parte della banda.
E, anche questa volta, non appena entrati, hanno immobilizzato immediatamente l’anziano, colto di spalle, alla sprovvista. L’87enne ha assistito alla rapina senza poter muovere un dito: pensava a cosa stessero cercando i due malviventi, in quella casa c’era ben poco da rubare.
D’altronde, l’anziano vive soltanto della sua modesta pensione, nessuno sfarzo in quelle stanze, nulla di superfluo o estremamente prezioso. Eppure, i rapinatori qualcosa l’hanno trovata: dopo aver passato al setaccio l’intero appartamento, sono fuggiti con una collana e un anello d’oro, oltre a pochi spiccioli.
L’anziano ha lanciato l’allarme dopo la fuga dei malviventi, non riusciva quasi a parlare quando ha alzato la cornetta del telefono. Allo Zen sono così arrivati i militari dell’Arma che hanno effettuato i rilievi e raccolto la testimonianza del pensionato, sotto forte choc. Sul posto anche un’ambulanza del 118, che ha medicato alcune escoriazioni riportate dall’anziano.
