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Inchiesta Ast, la Regione assente: pagava i debiti e non controllava
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Ieri per puro caso mi trovavo a piazza Massimo ed una docente stava spiegando ai suoi allievi che quel camper simboleggia l' antimafia ecc. Povera Palermo poveri noi.
Incredibile.
forse loro due pensano che le leggi sono uguali in tutti i paese europei. solo in italia si puo' spacciare rubare senza essere puniti.
destinata a finire solo se i politici cambiano modo di fare politica.
Mi pare minimamente OVVIO!
Mi sento orgoglioso di avere come presidente della regione Sicilia è vicepresidente due uomini che difendono la loro onorabilità, c’è li invidieranno in tutto il mondo peccato che presto mi angoscerà un atroce dubbio
Quale dei due votare come presidente della regione Sicilia ?
Chi è il più onorabile dei due ?
Le società partecipate vanno controllate, in primis dalla proprietà (Regione) e poi dal basso (i sindacati), quando accadono queste cose, o nessuno a controllato o si è collusi. Nel caso specifico, credo che ognuno a fatto la sua parte (in negativo).
Se si facessero dei controlli seri su tutte le partecipate e gli enti sottoposti a vigilanza e controllo da parte della Regione si scoprirebbero tante cose… Ma non credo che ci sia questa volontà.
Lasciamo stare Micciché, ma strano che Musumeci non abbia sentito “Puzza di Bruciato”
Un Presidente della regione deve avere fiuto . . .
Andrebbero controllate costantemente tutte le partecipate della regione , visto he le paghiamo con le nosrre tasse.
!VergognaVergognaVergognaVergognaVergogna!
C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenze, si attua con furberia. E anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. Ma la mia esperienza, lunga e penosa, mi fa concepire la politica come statura di eticità, ispirata all’amore del prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune.
Luigi Sturzo – Il Popolo, 16 dicembre 1956; Politica di questi anni (1954- 1956)