Inchiesta shock sui teatri |Nomi e accuse dei catanesi coinvolti - Live Sicilia

Inchiesta shock sui teatri |Nomi e accuse dei catanesi coinvolti

Le indagini delle Fiamme gialle di Palermo hanno permesso di fare luce su un presunto sistema di frode messo in piedi da imprenditori del settore artistico. Gli imprenditori catanesi coinvolti possono inviare la replica a redazione@livesiciliacatania.it. LEGGI LA REPLICA DI 12 TEATRI CATANESI

spettacoli fantasma
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PALERMO – Falsificazioni documentali, messa in scena di spettacoli ‘fantasma’, false attestazioni, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, utilizzazione di fatture false. Sono alcune delle irregolarità riscontrate in due anni di indagini della Guardia di finanza di Palermo sfociate nella denuncia di 72 persone per truffa aggravata e falso. Nei loro confronti la Procura ha già emesso avvisi di conclusione indagini. Vittima della truffa da 2,3 milioni di euro complessivi, per le attività teatrali del 2008, è la Regione Siciliana. Le indagini delle Fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Palermo, coordinate dai sostituti procuratori Daniele Paci e Roberto Tartaglia, hanno permesso di fare luce su un presunto sistema di frode messo in piedi da imprenditori del settore artistico. Responsabilità sono emerse per 72 dei 91 organismi teatrali controllati. Dall’inchiesta emergono diversi casi di falsità dei documenti presentati alla Regione, soprattutto per quelli sui costi sostenuti per la realizzazione di rassegne e festival e per la produzione di attività teatrali per il 2008 su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero, che mancavano delle specificazioni necessarie o addirittura artatamente predisposti e contraffatti. In particolare, un ente teatrale, che era stato escluso dal contributo per aver predisposto una ‘stagione di modesto livello’, ha tempestivamente prodotto una falsa documentazione attestante l’avvenuta rappresentazione di uno spettacolo a cui avrebbe partecipato un noto artista di fama nazionale, ma che, di fatto, non è mai stato realizzato. (ANSA)

Ecco i nomi degli enti catanesi coinvolti e le accuse contestate. (ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO)

–  Giuseppe Provvidenti di Catania, presidente dell’associazione “Compagnia Associata Teatrale dell’Arte Dialettale”.

Agatino Pasqualino di Catania, presidente dell’associazione “Gruppo d’Arte Sicilia Teatro”.

Pier Giuseppe Giuffrida di Mascalucia, presidente dell’associazione culturale “Il granteatro”.

Santi Epifanio Enrico Zappalà di San Gregorio di Catania dell’associazione “Scenario Pub.bli.co”.

Vincenzo Sasso di Caltagirone, presidente dell’associazione “Teatro Insieme”.

Gaetano Aiello di Catania, presidente dell’associazione “Il ficodindia”.

Fabio Navarra di Caltagirone, presidente dell’associazione “Nave Argo”.

–  Carmelo Gimbo di Gravina di Catania

– Rosario Pizzuto di Catania, dell’associazione “Teatro del Canovaccio”.

Laura Bottino di Aci Castello, rappresentante dell’associazione “Spazio 99”.

Rossella Maria Rita Messina di Catania, amministratore della Teatro della città srl.

Salvatore Saitta di Catania, rappresentante dell’associazione “Le nuove maschere”.

–  Giovanni Salvo di Catania, rappresentante del Piccolo teatro di Catania.

Francesco Giorgio, nato a Catania il 20 ottobre 1948 

Antonio Romeo di Catania, rappresentante della società cooperativa “Gruppo Iarba”.

Roberto Salvatore Gennaro Zappalà di Catania, rappresentante della “Balletto di Sicilia”.

Rachele Torrisi di Catania, rappresentante dell’associazione “Città teatro”.

Graziana Maria Maniscalco di Catania, rappresentante del “Centro teatrale siciliano associazione culturale”.

Vittorio Spampinato di Catania, rappresentante dell’associazione Ente teatrale di produzione “Teatro Stabile di Enna”.

– Silvio Parito di Mascalucia, rappresentante dell’associazione “Statale 114”.

Guido Turrisi, nato a Catania il 14 dicembre 1964

 

 


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