Inchiesta sui dati Covid in Sicilia: tre ipotesi per uno scandalo

Inchiesta sui dati Covid in Sicilia: tre ipotesi per uno scandalo

Commenti

    Quello che emerge è la nostra endemica e irreversibile incapacità amministrativa

    A proposito di numeri: chissà perché i report nazionali sulle vaccinazioni danno, nella fascia di età dai 90 anni in su, un numero di vaccinati superiori alla popolazione complessivamente presente, come riportata dall’ ISTAT in questa fascia di età.
    Di contro però numerose regioni, tra cui la Sicilia, indicano ancora valori pari a circa il 65% di vaccinati. Potenza dei numeri !!

    La verità è che ancora scienza e politica brancolano nel buio e nel tentativo di dire l’ultima parola spesso la politica sbaglia completamente strategia perchè i dati finiscono per smentire ogni buon proposito

    Puglisi, lei é troppo garantista…. (Giá, é pasqua)….

    Il reato non esiste e Razza è stato sacrificato sull’altare dei giudici interventisti che continuano a non pagare per le loro gravi azioni.
    In questa storia noi tutti siamo persone offese….

    Io propendo per la terza ipotesi per la conoscenza che ho della collega Di Liberto e sono convinto che il caso si ridimensionerà di molto non appena si condurranno le indagini vere da parte della Procura di Palermo. Senza voler emettere giudizi morali e di opportunità giudiziaria della Procura e del GIP di Trapani, voglio far rilevare alcune anomalie ed eccessi. LE ANOMALIE: si possono trarre in arresto dei pubblici funzionari solo sulla base di intercettazioni e senza aver verificato cosa sia effettivamente successo nella reale trasmissione dei dati? E poi perché i dirigenti e dipendenti si arrestano e gli altri si convocano e si notificano solo l’avviso di Garanzia, senza procedere ad alcuna misura cautelare? E ancora se contemporaneamente a questi atti compiuti la Procura di Trapani trasmette il fascicolo alla Procura di Palermo, perché competente per territorio, Non era più serio e giusto far decidere a Palermo gli eventuali arresti? GLI ECCESSI: in che modo gli arrestati avrebbero potuto inquinare le prove, tanto da giustificarne la richiesta di custodia cautelare ? Per quale motivo nell’Ordinanza si riportano giudizi personali di natura morale nei confronti degli indagati e ci si permette perfino di affermare che il Presidente sia stato raggirato?
    Mi fermo solo a questo per dire che tutti i pubblici Ufficiali, sia quelli della Regione che anche quelli del sistema giudiziario, dovrebbero avere lo stesso obbligo di operare nel pubblico interesse ed a tutela anche dell’immagine delle Istituzioni che sono chiamati a serviri. Ongni eccesso ed ogni abuso della propria posizione è aberrante ed allo stesso modo colpevole.

    la Sicilia è in mano a incompetenti che ogni giorno abbozzano come possono, lasciate perdere le grandi ipotesi, sono solo elucubrazioni

    Grazie per questo articolo sincero e obiettivo….spero che tutti i giudici improvvisati riescano a comprenderne la portata e aspettare in doveroso silenzio il corso della giustizia

    Il vero grande malato di questo paese è la giustizia…..e purtroppo sono costretto a generalizzare perché non esiste al mondo una categoria professionale così potente e impunita.

    Ascolti, non sono d’accordo sulle chiacchere infinite e sulle inevitabili perpetue deamicissiane invocazioni e deplorazioni …nessuna chiave di lettura è in atto soddisfacente senza entrare nel merito…certo, non si può tacere di fronte ad arresti etcc etcc… si potrebbe però leggere il tutto senza , come direbbe il buon Gaber, “buttarsi sul disastro umano col gusto della lacrima ….in primo piano” . il diritto della informazione soprattutto su violazioni presunte che interessano la collettività è più che sacrosanto ma riflettiamo ,passato il boato, sui contenuti e lasciamo al primo istante i ridondanti titoli e le frasi sbocconcellate quà e la’.
    Dubito che Razza sia uno spregiudicato, men che meno un delinquente…troppo giovane poi per essere un cinico pokerista dei giochi di palazzo ed abbastanza intelligente per non capire (..dopo le trasmissioni in cui si sputtanava ,dall’interno di un video riservato, la equivoca reprimenda del suo direttore generale sui posti di terapia intensiva …) che l’ambiente governato forse non era così capace e pregno non tutto di amicizia. Chiunque governi un gruppo di lavoro sa che questo con le sue insufficienze, negligenze.. dolose o colpose può mettere in ginocchio il suo capo, fare saltare il banco come si è detto. Allora non dubito che vi siano stati pasticci, cialtronerie, strafottimenti di qualcuno e che in un momento simile questo è inconcepibile…ma impiccare il solo Razza alla forca della opaca gestione non mi sembra cosa giusta. Interroghiamoci piuttosto su cosa , perché o per chi non ha funzionato , ora come tante altre volte, in un pubblico apparato in cui si commettono cialtronerie a tutti i livelli. Il responsabile legale , l’ assessore, si è dimesso, la direttrice “incapace o meno” è agli arresti , ora però chiariamo se esiste una filiera di cialtronerie che , indipendentemente dalla discutibile gestione, ha prodotto un casino e con quali conseguenze. Perché vedete passare per le armi il condottiero e mantenere in piedi un possibile esercito di farlocche efficienze non può essere la soluzione. La morale di questa storia non è : potevano essere o dovranno essere più furbi….parlare meno…ma gestire meglio risorse all’altezza di un compito per capacità e responsabilità. Ecco si cominci a pensare che le risorse , la loro selezione per qualità, è il punto cardine di un buon funzionamento di sistema e che il vero scandalo è essere ostaggio di ingranaggi scadenti (politicamente e “ fiduciariamente” determinati..) , a qualsiasi livello e non solo nella possibile fattispecie in discussione.

    Dell’assoluta presunzione d’innocenza degli inquisiti e della irrilevanza penale ancorché, dichiarata in sentenza, in quest’ambito non potrebbe fregarcene di meno. Non siamo, qui, in un’aula di giustizia. Sennò dovremmo accettare il modus operandi di chi ritiene (un po’ alla 5S della prima ora) che è sul web che si scrivono le sentenze: basta un click.
    Qui, a volerci soffermare sulla terza ipotesi, si dice che “la politica, già restia a riconoscere onestamente gli intoppi, oggi è addirittura omissiva”, quindi in sostanza nessun politico, “nell’intero mondo conosciuto”, sarebbe stato disposto a comportarsi diversamente da Razza. Non è vero. Non tutti i politici sono uguali perché non tutti gli uomini sono uguali. E la politica non è un club riservato soltanto a chi ritiene che conti il like, il gradimento istantaneo e ritiene gregge gli elettori.
    Razza di quei fatti, che mi pare nessuno abbia sinora negato, è responsabile e deve rispondere alla collettività come vertice politico di quell’assessorato e come uomo. E il presunto degrado della politica non può essere portato a sua giustificazione.

    bisogna accertare l’adeguatezza della metodologia adottata di utilizzazione dei dati e la correttezza dell’uso della metodologia. Cio’ puo avvenire unicamente in sede processuale.

    Uno dei punti è: ma quale serietà? ma questi qui sono all’altezza di governare?

    Esistono delle regole precise che disciplinano il processo di rilevazione dei dati in quello che è il SISTAN, il sistema statistico nazionale. Il dato dev’essere REALE, ATTENDIBILE e soprattutto dev’essere validato da chi ha la responsabilità della rilevazione. Da ciò ne discende che un dato non può mai essere “spalmato” in quanto viene meno il concetto stesso di rilevazione. Se qualcuno per incapacità o per impossibilità date da situazioni contingenti non è in grado di rilevare un dato, deve assolutamente dirlo. Coloro che adoperano le informazioni ne saranno consapevoli ed agiranno di conseguenza. Ma un dato “spalmato” è fuorviante per chi lo legge e influenza il processo decisionale a valle. Al di là dunque del fatto che ci sia dolo o colpa in ciò che è successo, trovo gravissima, sotto l’aspetto politico, l’affermazione fatta dal Presidente Musumeci all’Assemblea Regionale il quale, per difendere l’operato dell’Assessore Razza paradossalmente ne accentua la gravità. E ciò ancora più se si considera che ogni unità di quei dati rappresenta una persona, un essere umano.

    L’ipotesi probabilmente é la seconda. Comunque le dimissioni sono il minimo ( con valenza prettamente politica) e il corso della giustizia accertera’ le eventuali responsabilità.

    Il giudizio penale si giudici, quello politico alla gente: se Musumeci è stato ingannato da Damiani (arrestato) da Candela (arrestato) da Diliberti (arrestata) da Razza, il suo delfino (indagato) forse dovrebbe trarre delle conclusioni sulla sua capacità di giudizio e di governo

    Giuste osservazioni, manca la conclusione: nel 2021 non è ammissibile che uno stato che vuol essere efficiente debba affidarsi alle mail per le comunicazioni con valore certificativo. L’Istat o il ministero avrebbero dovuto subito impostare un sistema di raccolta dati tracciante e responsabilizzante per una rilevazione tempestiva in ogni comune. Mi risulta che gli uffici anagrafe comunali, collegati alle ASP, abbiano questi compiti istituzionali. Allora perché ricorrere ad altri cortocircuiti?

    Quarta ipotesi, i giudici fanno politica stile palamara?

    La linea difensiva “mi avvalgo della facoltà di non rispondere” in che modo aiuta a chiarire quale delle tre ipotesi prospettate da Puglisi sia quella più corretta?

    Ma se il giudice si è già dichiarato incompetente trasferendo il fascicolo a Palermo a che serve parlargli? A fare chiacchiere sui giornali?

    concordo assolutamente anche sull’invito a leggere palamara connection

    Alcuni commenti sono ripugnanti. Giustificano l’operato assurdo di quanto evidente dalle intercettazioni, e non da ipotesi, e tendono ad attaccare i giudici o gli inquirenti. Il vero virus della società sono questi personaggi tanto quanto gli attori politici di questa isola da loro resa infelice. Dio ci aiuti!

    Concordo in tutto con Supervisore23.

    Si infatti, legga Palamara e poi parliamo di virus della società

    I nodi vengono sempre al pettine. Nella regione, ex province, comuni, funzionari e dirigenti impreparati e lagnusi raccomandati rivestono ruoli xche corrotti e accondiscendente ai politici. I dati non li raccoglieva Razza, chi doveva fare non sa fare e quindi dopo giorni e giorni avanzavano decessi non comunicati e per ripigliarli diceva di spalmarli

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Beppe è stato l'espressione vivente della pratica della Medicina di Qualità, basata sul rapporto empatico e la conoscenza dei metodi per fare la migliore scelta sul singolo paziente. Ha rappresentato per anni il punto di riferimento e di confronto di molti di noi medici, che di lui abbiamo amato il garbo, la competenza, la riservatezza, l'ironia, l'amore per la sua famiglia, la disponibilità verso tutti. Ti abbiamo voluto e Ti vorremo sempre bene!

Emerge il vero spessore politico e soprattutto morale di Miccichè. Se pensiamo che costui ha avuto un ruolo primario nelle istituzioni quanto emerge appare molto inquietante. Dovrebbe dimettersi immediatamente da deputato Regionale per avere calpestato la dignità del ruolo istituzionale che svolgeva e svolge e dovrebbe essere processato per il suo comportamento immorale privo di un minimo di rispetto per se stesso e per le istituzioni. Mi chiedo come i Siciliani per 30 anni e soprattutto i Palermitani l'abbiano votato. Purtroppo non è l'unico ad essere così a Palermo e come a Roma.

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