TRAPANI – I riflettori all’Asp di Trapani ora sono tutti sull’arrivo degli ispettori del ministero della Salute. Gli inviati del ministro Orazio Schillaci erano attesi per ieri, lunedì 17 marzo, ma nella sede di via Mazzini nulla è accaduto e così è probabile che i funzionari partiti da Roma arrivino questa mattina. Ad accoglierli ci sarà il direttore generale, Ferdinando Croce, che ad oggi resiste alla guida dell’Asp nonostante le pressioni per il suo addio.
La missione degli ispettori del ministero
Il ministero della Salute vuole conoscere i dettagli della vicenda dei ritardi nella refertazione degli esami istologici. Tappa obbligata della missione siciliana sarà la sede dell’Azienda sanitaria provinciale, ma non è escluso che gli inviati del ministero bussino anche alla porta degli ospedali di Castelvetrano (Vittorio Emanuele II) e Trapani (Sant’Antonio Abate).
I ritardi negli esami istologici
Il numero degli esami istologici in carico al servizio di Anatomia patologica dell’Asp, distinti tra Trapani e Castelvetrano, e quello dei medici in servizio nelle due strutture, sono alcune delle informazioni già chieste dagli ispettori della Regione. Le verifiche dell’assessorato regionale alla Salute hanno già prodotto una prima relazione su quanto accaduto.
Carenze d’organico e ritmi bassi dei medici
I dirigenti dell’assessorato hanno chiesto anche il numero di diagnosi firmate da ogni singolo medico e l’esito è stato sorprendente. Al di là delle carenze d’organico, infatti, dalla prima relazione è emerso che il numero di referti esitati nel Trapanese nel biennio 2023-2024 ha oscillato tra i 500 e i 1.700. Numeri “notevolmente inferiori – si legge nella relazione – rispetto al target fissato”.
Il nodo Castelvetrano
I ritardi negli esami istologici furono al centro di un audit che l’allora direttrice sanitaria dell’Asp di Trapani, Maria Grazia Furnari, mise in piedi nell’ottobre del 2023, quando alla guida dell’Asp c’era il commissario Vincenzo Spera. La soluzione fu trovata nella chiusura del laboratorio di Castelvetrano, per provare a concentrare tutto su Trapani e velocizzare così i referti, ma fu messa in atto soltanto a novembre 2024 da Croce. Quest’ultimo, commissario dell’Asp già a febbraio, fu messo a conoscenza della situazione nella seconda metà del 2024, quando era già in veste di dg.
La raccolta firme per Croce
Croce, sul quale FdI ha fatto quadrato, intanto lavora alle controdeduzioni da presentare in risposta alla relazione degli ispettori regionali. Prosegue, inoltre, la raccolta firme in suo favore tra i dipendenti dell’Azienda sanitaria: ad oggi oltre 1.450, su circa quattromila lavoratori, le firme a sostegno del manager. Dal fronte politico, però, le opposizioni continuano a chiedere le dimissioni di chi ha avuto responsabilità in questa vicenda: a farlo sono il deputato regionale del Pd, Dario Safina, e il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola.