Istituto di incremento ippico |Musumeci: "Fondi esauriti" - Live Sicilia

Istituto di incremento ippico |Musumeci: “Fondi esauriti”

Già tre mesi fa il deputato regionale aveva chiesto al governo Crocetta interventi per il potenziamento dell'Istituto.

LA DENUNCIA
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Catania – Dalla prossima settimana l’Istituto di incremento ippico, dipendente dalla Regione e ubicato a Catania, non potrà più assicurare la alimentazione giornaliera a tutti gli equini di cui dispone, ospitati nelle stalle di Ambelia, antica scuderia nelle campagne di Militello in Val di Catania. Si tratta di 85 cavalli (tutti purosangue orientale, angloarabo e sanfratellano) e di 25 asini, di razza ragusana e pantesca. Si è infatti esaurita la dotazione finanziaria assicurata dalla Regione fino al mese di giugno (37 mila euro sul cap. 147702 del bilancio regionale). Il commissario dell’Istituto, Concetta Torrisi, ha lanciato l’allarme otto giorni fa con una nota all’assessore regionale all’Agricoltura sulla “inderogabile e categorica necessità di acquistare i foraggi.” Il giorno dopo il rappresentante del governo ha risposto freddamente che “la nota viene trasmessa agli uffici di ragioneria per le opportune valutazioni e l’attivazione di ogni eventuale provvedimento consequenziale.” A denunciare l’assurda vicenda è il deputato regionale Nello Musumeci, che già tre mesi fa aveva chiesto al governo Crocetta interventi per il potenziamento dell’Istituto, dopo l’annuncio di Crocetta di volerlo chiudere e accorpare a quello Sperimentale zootecnico di Palermo. “Questa vicenda ha dell’incredibile – afferma Musumeci – apriremo la prossima settimana una sottoscrizione pubblica per non far morire di fame i centodieci equini di proprietà della Regione. Ma la pubblica opinione deve sapere quale e quanto interesse e sensibilità mostra il governo siciliano sia verso un patrimonio zootecnico autoctono – che per 130 anni è stato motivo di orgoglio dell’Isola – e sia verso il personale dipendente (una quarantina di unità) che in parte andrebbe meglio impiegato e destinato ad altre strutture regionali se si adottasse un semplice apposito provvedimento di legge.”


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