GIARRE – “La Joniambiente, questa mattina, con i fondi dei canoni versati da alcuni Comuni, ha provveduto ad effettuare un mandato di 500 mila euro alla società Aimeri. Quest’ultima, però, era obbligata ad anticipare gli stipendi dei mesi di marzo ed aprile agli operatori ecologici. Non averlo fatto ha rappresentato una violazione del contratto”. Lo afferma in una nota in merito alla protesta degli operatori ecologici a Giarre il presidente della società Ato Joniambiente Francesco Rubbino. “Per questo motivo – ha aggiunto Rubbino – abbiamo, per l’ennesima volta, diffidato l’Aimeri ambiente a versare immediatamente gli stipendi dovuti. Ad aggravare la situazione, inoltre, il fatto che ci sono ancora alcuni Comuni, fra cui Giarre, che si ostinano a non pagare le proprie quote”.
“Ci dispiace – ha continuato Rubbino – per il clima di tensione che si è venuto a creare, di cui non ci sentiamo responsabili. I lavoratori hanno diritto a ricevere lo stipendio, ma non certamente di andare in escandescenze”. “Abbiamo inviato al Prefetto – ha concluso – una lettera descrivendo la difficile situazione di tensione che si è venuta a creare. Il nostro augurio è che tutti i soggetti che si occupano della raccolta dei rifiuti si impegnino a svolgere il proprio ruolo, ed in particolare che Aimeri e Comuni onorino i contratti sottoscritti. Solo così la situazione potrà tornare normale”.