PALERMO – Palermo caput mundi. Se non in senso assoluto, nel Ju Jitsu sì. Perché è proprio dal capoluogo siciliano che partirà una delle pattuglie più titolate per affrontare il Mondiale in programma dal 28 al 30 novembre a Parigi. Quattro ragazzi di grande talento, capitanati da un coach che solo recentemente ha appeso il kimono al chiodo: Cristian Minuto, 39enne allenatore della Nazionale dal 2013 e già nove volte campione italiano, oltre a numerosi riconoscimenti ottenuti in giro per il mondo. Un miracolo sportivo che nasce a Capaci, nella palestra Akiyama Budo Club, e che punta a scrivere importanti pagine di storia di una disciplina che affonda le sue radici e si sviluppa a latitudini ben distanti da quelle mediterranee, ma che in Sicilia sembra aver trovato delle stelle in grado di diffonderne la filosofia.
Loro sono Andrea Ventimiglia, ventenne pluridecorato nelle categorie under 18 e under 21, che al mondiale senior svoltosi a Vienna nel 2012 ha conquistato la medaglia di bronzo; Marco Cinà, 25 anni, otto volte campione italiano e bronzo all’Europeo di Maribor del 2011; Annalisa Cavarretta, che ad appena 23 anni vanta sei titoli di campionessa italiana, oltre all’oro conquistato all’open di Madrid nel 2012. A chiudere la pattuglia Giovanni Vitale, venticinquenne medaglia d’argento al Mondiale 2012 e bronzo all’Europeo dello scorso anno.
Stelle sì, ma senza luce. Perché il Ju Jitsu è una disciplina che, nonostante la vasta diffusione in tutto il pianeta, in Italia non riesce a catturare l’attenzione dei media. Questo il pensiero di Ivana Ferraro, direttrice sportiva della Nazionale: “Nonostante sia uno sport che difficilmente porta delle entrate, i ragazzi lo praticano perché li aiuta nel loro percorso di vita – spiega –, considerando i grandi valori educativi che ne caratterizzano la filosofia. Molti giovani dovrebbero avvicinarsi al Ju Jitsu, evitando episodi di bullismo ed imparando ad avere rispetto per gli altri”.
“Gli allievi della scuola Akiyama Budo Club Capaci – prosegue Ferraro – rappresentano un serbatoio importante per la Nazionale. Proprio per questa ragione, chiediamo alla città di Palermo di sostenerli, magari contribuendo nella ricerca di uno sponsor, per affrontare le spese per i voli e per le iscrizioni ai tornei. Sono delle giovani promesse, è dovere di tutti credere in loro”.