La bellezza e il coraggio di Pauline | "Adesso non ho più vergogna di me" - Live Sicilia

La bellezza e il coraggio di Pauline | “Adesso non ho più vergogna di me”

La storia di un miracolo che è diventato realtà.

PALERMO- La donna più bella del mondo siede su una poltroncina dell’aula ‘Maurizio Ascoli’ del Policlinico di Palermo. La guardi e rivedi tutti i canoni polverosi dell’estetica. L’incarnato più delizioso e le forme più armoniose non potranno mai rivaleggiare con il coraggio di Pauline che è uscita dalla sua foresta per rinascere. Perché niente ha la grazia di un corpo che lascia passare l’anima.

La sua faccia operata, ricucita e sistemata da valentissimi medici per togliere una massa che l’opprimeva reca il segno di una strada indimenticabile. Gli occhi di ‘Mama Pauline’, così la chiama il suo compagno di questo viaggio, Rino Martinez, conservano una pena che si è raddolcita.

Questa storia è stata raccontata su LiveSicilia.it. Pauline Dinde, una congolese pigmea di 47 anni, era affetta da un grosso tumore al viso che metteva fortemente in pericolo la sua vita. Rino è andata a prenderla in Africa, con la sua onlus ‘Ali per volare’, gli specialisti del ‘Paolo Giaccone’ hanno compiuto un miracolo di medicina e umanità con un intervento incredibile.

Adesso, nella conferenza stampa che celebra il ritorno alla speranza, Pauline e Rino viaggiano insieme. Lei racchiusa in se stessa, timida, con quegli occhi che vagano di qua e di là e qualche parola sussurrata in francese. Lui, che canta le sue canzoni, e che, da anni, si occupa di solidarietà. “La vicenda non è finita – spiega Rino – Mama Pauline ripartirà per il Congo e starà per qualche mese in un appartamento, a contatto con l’ospedale, per le cure del caso. Poi vuole tornare, assolutamente, al suo villaggio nella foresta”.

E lei, la donna che ha sfidato un percorso che poteva risultare fatale, dice qualcosa con un sommesso pigolio. Traducono. Si copriva la faccia, Pauline. Non le piaceva che gli altri la guardassero. Anche a Malpensa, a Milano, la scansavano come se fosse una intoccabile. E in una chiesa, a Palermo, qualcuno si è lamentato ad alta voce della sua presenza. La bellezza, spesso, non viene riconosciuta.

C’è padre Cosimo Scordato che, con il centro ‘San Saverio’, ha avuto una parte essenziale nell’impresa. “Quello che è stato fatto – dice – significa che la vita ha un valore assoluto, qualsiasi vita. E che vale la pena di combattere per salvarla”.

Ci sono la professoressa Adriana Cordova e il professore Francesco Moschella che hanno guidato l’intervento, eseguito nel reparto di Chirurgia plastica. C’è l’avvocato Marco Zummo, presidente dell’associazione Karol, che sta curando un’idea generosa con ‘Ali per volare’. “Con Rino Martinez – spiega Zummo – condividiamo lo spirito umanitario delle sue missioni, per questo quando ci ha proposto di fare sinergia per promuovere la realizzazione di un ospedale in Congo abbiamo subito sposato il progetto”.

C’è Hanane, una ragazza marocchina che attende un trapianto di reni da qualche anno. “E’ un’altra nostra e grande battaglia – dice Rino Martinez – e speriamo che la situazione si sblocchi presto. Hanane è sottoposta a dialisi quattro volte a settimana. Rischia moltissimo”.

E c’è lei, Mama Pauline, imbarazzatissima per essere l’ospite d’onore della giornata. Scruta di qua e di là. Sussurra in francese: “Prima avevo vergogna”. I suoi occhi viaggiano. Uno è quaggiù, con il suo cuore. L’altro è già tornato a casa.


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