La Caritas chiede la collaborazione di Bianco: |"Deve scendere in campo, è emergenza" - Live Sicilia

La Caritas chiede la collaborazione di Bianco: |”Deve scendere in campo, è emergenza”

Lunga intervista a Don Piero Galvano, neo direttore della Caritas: "Non ci stancheremo mai di chiedere più collaborazione al sindaco Enzo Bianco, perché non si può soltanto coordinare il lavoro degli altri, occorre scendere in campo".

CATANIA – Sono quasi 300 i volontari della Caritas Diocesana di Catania che ogni sera con amore e dedizione distribuiscono un pasto caldo ai bisognosi della città. “Abbiamo varie strutture a disposizione dei senzatetto – spiega il neo direttore Caritas Catania Don Piero Galvano – ma da soli non ce la possiamo fare”.  Da poche settimane succede a Mons. Vincenzo Algeri, in carica dal giugno del 2012, il nuovo direttore della Caritas Diocesana di Catania appare da subito una persona attiva e con tanta voglia di fare. “Fresco, fresco e nuovo nuovo – esordisce ai nostri microfoni – cercherò di risolvere un problema alla volta, la parola chiave del mio operato è “Condivisione”.

Originario dell’agrigentino, Don Piero Galvano classe ’55, con i suoi 31 anni di sacerdozio, ordinato presbitero nell’83, dal 2002 è parroco della parrocchia ‘Beato Padre Pio da Pietrelcina’ nel quartiere San Giorgio, periferia sud-ovest di Catania, e dimostra sin dalle prime battute di non aver dimenticato i suoi parrocchiani.

“Il mio progetto è quello di potenziare le iniziative già messe in moto dalla Caritas di Catania negli anni precedenti, quali ad esempio l’Help center, gli sportelli di ascolto, l’assistenza medica e legale gratuita che mettiamo a disposizione di quanti ogni giorno bussano alla nostra porta – spiega Don Piero – ma allo stesso tempo voglio crearne di nuove. Il primo passo sarà l’organizzazione di una nuova mensa sita a Librino, quartiere che conosco bene e in cui la gente per vivere ruba o spaccia. Questa mensa verrà intitolata al cardinale Dusmet, noi in quanto Caritas ci auguriamo di ricevere aiuto dagli organi preposti”.

Ieri come oggi la Chiesa a disposizione del bisognoso. “Il Comune poco aiuta le iniziative sociali per mancanza di fondi – prosegue il neo direttore Caritas – noi però non ci stancheremo mai di chiedere più collaborazione dal sindaco Enzo Bianco, perché non si può soltanto coordinare il lavoro degli altri, occorre scendere in campo, guardare con i propri occhi e rendersi conto della povertà che ci circonda”.

I dati. Se prima erano quasi tutti stranieri, oggi ben il 40% dei poveri è catanese. C’è chi non può pagare l’affitto, chi è senza un tetto, c’è chi è allo stremo delle proprie forze e non riesce più a risalire dal fondo. “In via Acquicella 104 c’è il nostro Centro d’Ascolto, ad apertura troviamo 30-40 persone a chiederci aiuto – racconta Don Galvano – noi li ascoltiamo, condividiamo con loro il dolore e cerchiamo concretamente di aiutarli. Paghiamo la bolletta, la rata scolastica dei figli, li ospitiamo nei letti dei nostri dormitori, ma non c’è più posto e spesso noi stessi ci troviamo spalle al muro”.

Cosa potrebbe fare il Comune per aiutarvi? “Il sindaco Enzo Bianco potrebbe rivedere gli alloggi presenti in tutto il territorio e decidere di darli in gestione alle associazioni come la nostra. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a chi ci chiede aiuto”.

 


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