Il caso del pomodoro rapito? Bacchettassero anche i politici.
La felicità distrutta di Vanessa, i genitori: “Non vogliamo crederci”
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E non si vergognano! Di contro ci vengono a chiedere i voti! La mia tessera elettorale la butterò nella spazzatura, che ne abbiamo tanta!!
Se continuiamo con il perdere la memoria i mafiosi non li ar resteremo più. Cuffaro non è obbligato a fare politica. Può fare altre cose. La pena scontata non cancella il resto. Se non è così si cambi la legge. Niente sconti
Il primo pensiero va all' uomo che ha lasciato la sua famiglia. Il secondo: nessuna città dovrebbe avere le strade come quelle di Palermo. Dove non ci sono le buche l' asfalto è disconnesso e pericolosissimo. Basta. Si diano da fare veramente.
Forzinetti occupati delle buche che ci sono in citta' con i Dehors non muore nessuno, solo che gli interessi sono diversi.
Vanessa si poteva salvare?
Certo che si poteva salvare!
Da qualche anno, con le tecnologie di cui disponiamo, tutte si potevano salvare.
Ma sembra che nessuna delle persone che hanno il potere e l’autorità per intervenire consideri queste donne in pericolo come se fossero le proprie figlie ad esserlo.
Offuscate nei loro pensieri dalle nebbie del garantismo, dal fatalismo sulla stessa propria incapacità ad agire, dai nodi di filo spinato delle gerarchie decisionali e forse anche dal ticchettare dell’orario di lavoro.
Intanto Vanessa non c’è più.
Ho letto tra le notizie riportate dall’informazione pubblica che gli amici riportavano tra i commenti il fatto che l’omicida aveva collocato un GPS nell’autovettura di Vanessa per sapere dove fosse in tempo reale.
Che sia vero o no non saprei, ma certo che la tecnologia è a disposizione di chiunque, e più che mai a disposizione delle autorità preposte alla vigilanza della pericolosità di un possibile omicida, già denunciato per questo.
Ci sono collarini con GPS da potere mettere al collo dei propri animali domestici per ritrovarli se si smarriscono dopo una gita fuori porta, e non possiamo mettere dei bracciali addosso a questi probabili assassini che possano avvisino con un allarme la possibile vittima e l’autorità di una violazione di una distanza di sicurezza?
Ma in nome di quali garanzie? Della privacy di un possibile omicida che ha già manifestato la sua aggressività morbosa?
Mi dispiace dirlo, ma certo che si poteva salvare.
Da anni si potevano salvare. Però abbiamo salvaguardato la privacy degli assassini dicendo loro soltanto di non avvicinarsi troppo alle loro vittime.
Mi rivolgo alle donne minacciate e alle loro famiglie. Esigete protezione efficace. Non vi fate tranquillizzare con parole di rito. Fino ad oggi la funerea conta ha dimostrato che sono vuote.