Mafia, la figlia del Malpassotu: le intercettazioni in carcere

La figlia del ‘Malpassotu’: le intercettazioni in carcere

Lucia Pulvirenti avrebbe il ruolo di "messaggera" degli ordini del marito, Pietro Puglisi.
DONNE DI MAFIA
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MASCALUCIA (CT) Molti sono convinti – nella malavita – che quello che aveva la spina dorsale del mafioso nel clan del Malpassotu Giuseppe Pulvirenti fosse il genero Pietro Puglisi. Il boss, da anni in carcere, avrebbe continuato a gestire i suoi affari in famiglia attraverso la moglie Lucia, figlia del capomafia scomparso (con un passato da pentito). C’è un processo in corso a Catania dove si dibatte proprio del ruolo delle donne in quel gruppo santapaoliano che ha creato la sua roccaforte a Mascalucia. I figli dell’ergastolano avrebbero in qualche modo preso le redini degli affari mafiosi ma le femmine del clan avrebbero fatto da ‘cerniera’ con gli ordini del “grande capo”. 

Lady Malpassotu (in Puglisi) – secondo il Tribunale del Riesame (che ha accolto il ricorso del pm Andrea Bonomo dopo il rigetto del gip della misura cautelare) – avrebbe pienamente aderito “all’articolazione territoriale di Mascalucia del clan mafioso Santapaola-Ercolano diretta dal marito Pietro Puglisi e dal figlio Salvatore Puglisi”. 

Sono in particolare le intercettazioni a “documentare” la sua “partecipazione alle attività associative”. Lucia Pulvirenti avrebbe tenuto “costantemente aggiornato il marito sull’andamento delle attività estorsive e le problematiche da risolvere”. 

“La sua principale mansione” per il Tribunale del Riesame “è quella di essere messaggera” delle direttive del marito. 

Le intercettazioni in carcere per i magistrati incastrano Lucia Pulvirenti, che sta affrontando il processo ordinario figlio dell’inchiesta Malupassu. .  

Il 14 dicembre 2017 la signora Puglisi parla con il marito “dei contrasti sorti in seno alla famiglia”. Il boss fornisce consigli “diretti principalmente al figlio Salvatore”. 


Pulvirenti: “Appunto… no perchè ci fu una discussione e mi disse mamma che ne pensi… ascoltami, gli dissi, tu ti devi fare le tue cose
Puglisi: annuisce con la testa 
Pulvirenti: Se tu hai qualcuno che ci puoi mandare, allora faccela sbrigare agli altri e tu non ci devi mettere, c’era sua moglie… “Io stai vedendo che è la stessa cosa che ti sto dicendo io? allora dice.. Mamma faccio come dici tu…
Puglisi: allora… che ti sto dicendo… gli dici che lui non deve essere la stampella di nessuno.. bravo
Pulvirenti: Gli aveva mandato un bigliettino
Puglisi: A chi?
Pulvirenti: incomprensibile.. che doveva andare a prendere
Puglisi: nooo non si deve arrischiare!!
Pulvirenti: Dice…  A me non mi devi raccontare niente, completamente non voglio sapere niente
Puglisi: Ahhhh
Pulvirenti: Siccome avevo mandato per un fatto lui ha un ragazzo.. Leone 

La figlia del Malpassotu inoltre – nonostante il linguaggio criptico – informava “del buon andamento degli affari di famiglia” il marito. La conversazione captata dai carabinieri è del 23 giugno 2017.

Pietro: Che mi racconti Lucia?
Lucia: Niente, tutte cose a posto
Pietro: Salvo com’è? Salvuccio… è tranquillo?
Lucia: eh, a posto… qua, è sempre qua… gira tondo tondo.. mi fa sfilate.. di là sopra lo vedo che fa sfilate… (ride)
Pietro: però è tutto a posto?
Lucia: se, se… magari Giuseppe… tu non ti devi preoccupare… per questo, se non si mette qualcuno nel mezzo di (frase sospesa, ma riferito alle forze dell’ordine, ndr) i ragazzi sono tranquilli”.


Insomma ancora una volta, quando i maschi sono in carcere, all’interno di Cosa nostra le donne non stanno certo a guardare. E “badano” alla famiglia mafiosa. 


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