Fin quando in Italia la meritocrazia non sarà annoverata tra i valori da perseguire, ci sarà un Lollo per ciascuno...
La fine dell’estate | dice sempre addio
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Nulla contro i termovalorizzatori e mi dispiace dare ragione a un M5S, ma realizzare un termovalorizzatore a Bellolampo è assurdo! Già la zona di Uditore Leonardo Da Vinci è un disastro, tassi di polveri sottili sempre ai massimi livelli (dati centralina via Di Blasi) già attraversata da milioni di auto e decine di camion della spazzatura, puzzolenti e inquinanti, che conferiscono da tutta la provincia e per questo intasano e impuzzano il tratto della la via Uditore tra via Da Vinci e Viale Regione di giorno e di notte per poi percorrere tutta via Leonardo da Vinci o Michelangelo e salire a Bellolampo, laddove chi oggi ha una villetta non riesce nemmeno a regalarla grazie alla Discarica e a questo traffico allucinante che tra l’altro, distrugge il manto stradale che nessuno si preoccupa di riparare. I termovalorizzatori invece devono essere realizzati fuori dalle città, vicino all’autostrada, in zona industriale (come a Catnia)! La discarica di Bellolampo va chiusa e bonificata! Bellolampo deve tornare ad essere una ridente collina residenziale con vista sul golfo di Palermo! Palermo non è la discarica di mezza Sicilia!
La mafia a Palermo ha rialzato la testa.
Sono dichiarazioni di un ministro, e non di un qualunque cittadino. Non è possibile sostenere che voleva dire questo o quello. Un ministro deve di suo fare capire il suo pensiero. Quindi le possibilità sono due o non sa parlare in Italiano o voleva dire propio quello che abbiamo capito.
“Lollobrigida voleva dire...”. Il presidente La Russa è dotato di una vis comica involontaria. Diciamolo!
Ernest Hyde da “Antologia di Spoon River” di
Edgar Lee Masters
La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente era solo uno specchio
in un vagone che correva veloce,
afferrando e perdendo frammenti di paesaggio.
Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio,
lasciando che il mondo esterno penetrasse,
e il mio io più segreto vi affiorasse,
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con vincite e perdite.
La mente vede il mondo come cosa a sé,
e l’anima unisce il mondo al proprio io.
Uno specchio graffiato non riflette immagine,
e questo è il silenzio della saggezza.