PALERMO – Un po’ forse se l’è cercata. E Marco Travaglio non se l’è fatto ripetere. Fustigando con la sua penna-scudiscio Anna Finocchiaro oggi sul Fatto quotidiano. La reazione della parlamentare siciliana del Pd alle parole di Matteo Renzi (“Non mi sono mai candidata a nulla”) dà il la a Travaglio per ripercorrere con poche caustiche righe la carriera politica della Finocchiaro: “Parlamentare da otto legislature, ministro delle Pari opportunità, presidente della commissione Giustizia, capogruppo, candidata a governatore della Sicilia e ovviamente trombata”. Travaglio ricorda “il bacio a Schifani” e “il sì al Ponte sullo Stretto”, aggiungendo: “Se l’inciucio e la casta avessero una faccia, la sua sarebbe perfetta”. Seguono un paio di battute della Finocchiaro che ne esaltano la “modestia” (tipo “Un uomo col mio curriculum l’avrebbero già fatto presidente della Repubblica”) e un accenno alla vicenda giudiziaria del marito per la vicenda del Pta.
Il giornalista ripercorre con poche caustiche righe la carriera della parlamentare del Pd, dopo la polemica con Renzi
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