Giornata contro la violenza sulle donne: "Non ci sono vittime d'amore"

La giornata contro la violenza sulle donne: “Non ci sono vittime d’amore”

Parla Lucia, la sorella di Carmela Petrucci uccisa 11 anni fa
LA RICORRENZA
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PALERMO- Carmela manca, non per colpa sua. Lucia c’è e combatte, nonostante tutto. Carmela Petrucci (nella foto), diciassettenne, studentessa del Liceo ‘Umberto’ di Palermo, fu assassinata il 19 ottobre del 2012, nell’androne di casa, da un maschio violento, ex della sorella Lucia che rimase gravemente ferita. Quelle ferite non si sono mai rimarginate. Il corpo soffre sempre, ma il dolore più forte è l’eco di quel giorno. Che noi solchiamo appena, per il rispetto affettuoso dovuto a questa coraggiosa ragazza di ventinove anni.

Oggi è il 25 novembre, consacrato alla battaglia contro la violenza sulle donne. Il simbolo tragico, non per sua scelta, è il sorriso di Giulia Cecchettin, uccisa da un altro maschio violento. Lucia Petrucci parla con le ragazze e con i ragazzi, li incontra nelle scuole. Ogni volta è un inasprimento di pena, nello scorrere della memoria, per esercitare un impegno etico.

“Ragazze, non arrendetevi”

“Gli studenti sono molto ricettivi – racconta Lucia – riconoscono di avere l’età giusta per le prime relazioni. I ragazzi sono un po’ in difficoltà, quando vengono a sapere di episodi di violenza. Qualcuno si sente minacciato, come davanti a un atto d’accusa generalizzato. E io spiego che discutere non significa prendersela con tutti gli uomini, ma riconoscere che siamo tutti figli dello stesso tempo e di una cultura che c’è da tantissimo. Alle ragazze dico di non sottomettersi, di non arrendersi. Non è vero che lui pretende che tu non esca perché vuole proteggerti e ti vuole bene”. Parole sagge che donne e uomini ripetono, nella speranza che qualcosa migliori. Eppure, undici anni dopo, un’altra ragazza viene massacrata nell’atto di spiccare il volo.

Le ‘chiacchiere’ sullo stupro

“Purtroppo, non si è verificato un cambiamento – dice Lucia -. Certe incrostazioni sono dure da rimuovere. Ci sono molte forme di sopraffazione di cui la violenza fisica è l’ultimo approdo. Un esempio lampante è dato dalle chiacchiere sullo stupro di Palermo. Li ho sentiti anche io certi discorsi su come era vestita la ragazza, sul fatto che, se bevi, te la vai a cercare. Sono affermazioni intollerabili. Non si parla quasi mai dei maschi violenti, si va sempre contro la vittima e, assurdamente, le si dà la colpa. Certe storie che ascolto sono terribili. Ho incontrato una ragazza brutalizzata dal revenge porn. Per fortuna, lei ha una famiglia che è stata di aiuto ed è riuscita a farcela”.

“Le donne vogliono essere libere”

Nella lettera scritta per le scuole, ci sono molti particolari dell’intenso rapporto di affetto tra Lucia e Carmela su cui sorvoliamo, per aderire a una legittima richiesta. In altri passaggi le parole di Lucia Petrucci svelano la cruda verità. Perché quando una ragazza vi lascia provate rabbia, come se aveste perso lo smartphone? – ecco il pensiero per i ragazzi -. Perché non provate solo tristezza e dolore? Se litigate con un amico e perdete completamente ogni rapporto, pensate di stalkerarlo, andare sotto casa sua e convincerlo a tutti i costi a rimanere amici, altrimenti vi arrabbiate e gli fate male? (…) Non esistono le principesse da salvare. Esistono solo donne che vogliono essere libere di decidere della propria vita. E non pensate mai che questo argomento non vi interessi, che è un problema delle donne. È da voi che deve partire il cambiamento. È da voi che le donne devono difendersi, e credo che sia assurdo”.

“Non esistono vittime d’amore”

In altre pagine viene descritta la persecuzione a cui la stessa Lucia fu sottoposta dal suo ex, prima della tragedia. E c’è un invito, stavolta rivolto alle ragazze; “Non cambiate numero, non pensate che se voi l’avete dimenticato dopo un anno lui abbia dimenticato voi. Denunciate subito. Non rinunciate mai alla vostra libertà per amore. Abbiate il coraggio di capire se davvero la persona che vi sta accanto vi ama o è solo tanto felice di possedervi. L’amore non fa vittime. Non esistono vittime d’amore. Esistono vittime di mafia, di incidenti stradali, di violenza. Ma l’amore può solo portare amore”.


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