La guerra in Ucraina divide il G20, Kiev respinge il piano di pace cinese - Live Sicilia

La guerra in Ucraina divide il G20, Kiev respinge il piano di pace cinese

La Russia blocca le forniture di petrolio alla Polonia via oleodotto

Il G20 finanziario di Bangalore si conclude senza un comunicato finale ufficiale, ma con una sintesi della presidenza di turno indiana che ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina espressa a novembre a Bali, appoggiata da “gran parte dei Paesi membri” ma senza l’appoggio di Russia e Cina.

L’Ucraina respinge il piano di pace messo a punto dalla Cina definendolo irrealistico. Sulla stessa linea Biden: “Ci sono vantaggi solo per la Russia in quel piano” e se piace a Mosca “come può andare bene?”.

La Russia blocca le forniture di petrolio alla Polonia via oleodotto.

Intanto “adottato il decimo pacchetto di sanzioni Ue”, lo ha annunciato sui social l’alto rappresentante Ue Josep Borrell che ha aggiunto: “Centoventuno persone ed entità elencate, nuove e significative restrizioni all’importazione/esportazione, divieto di diffusione della propaganda russa. Rimaniamo uniti nella nostra determinazione a intaccare la macchina da guerra della Russia”.

Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “La pressione sull’aggressore russo deve aumentare: ci aspettiamo – ha scritto su Twitter – passi decisivi contro Rosatom e l’industria nucleare russa, più pressione su militari e banche”. Intanto la Russia ha raddoppiato il numero di navi schierate attivamente nel Mar Nero secondo l’esercito ucraino.


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