La Lega tuona contro i centristi | "Sono reduci, li spazzeremo via" - Live Sicilia

La Lega tuona contro i centristi | “Sono reduci, li spazzeremo via”

Gelarda e Cambiani

La dura nota dopo la kermesse di Cefalù con Romano e Micciché.

Centrodestra
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PALERMO – Il cammino verso le prossime Europee si annuncia non esattamente in discesa per il centrodestra siciliano. Il solco tra “popolari” e “populisti” si fa ogni giorno più profondo. E dopo la kermesse di Cefalù organizzata sabato da Saverio Romano e Roberto Lagalla, alla quale Gianfranco Micciché ha manifestato disponibilità all’idea di dar vita a una lista unita del centrodestra contro i populismi, non è tardata la reazione della Lega. “La Sicilia alle elezioni europee si gioca il futuro. A Bruxelles non deve mandare reduci, ma combattenti”. Così una nota del senatore Stefano Candiani nella doppia veste di sottosegretario al ministero dell’Interno e commissario del Carroccio in Sicilia, insieme con Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali di Salvini in Sicilia.

“L’Europa intende strangolare l’Italia, dopo averla dissanguata, con un programma di invasione di clandestini studiato a tavolino e la morsa del ricatto finanziario – dicono Candiani e Gelarda – . Contro chi ha già affamato la Grecia ed è pronta ad affamare pure l’Italia serve mandare combattenti, non reduci. Leoni affamati disposti a vivere o a morire per costruire un’Europa dei popoli e non della finanza”.

“Mentre tutto questo accade, mentre una guerra è in corso e serve reclutare forze nuove, energie nuove, visioni nuove – aggiungono Candiani e Gelarda – in Sicilia si riunisce un gruppo di reduci politici responsabili di migliaia di chilometri di strade devastate, di aeroporti alla deriva, di ospedali che non funzionano, di imprese abbandonate a se stesse in agricoltura e nella pesca. Si riuniscono per raccontare la Sicilia che avrebbero dovuto fare e non sono stati in grado di fare. Raccontano il sogno centrista, quello che molti di loro hanno negoziato in questi anni in cambio di poltrone e poltroncine”.

Insomma, l’aria che tira è quella di una vera e propria resa dei conti interna al centrodestra. Da una parte l’anima moderata, rappresentata da Forza Italia, l’Udc e i soggetti politici di Romano e Lagalla, un blocco che alle ultime Regionali ha ottenuto la grossa parte dei consensi della coalizione di Nello Musumeci. Dall’altro la Lega di Salvini. Che punta a “spazzare via”, testualmente, la vecchia guardia. “A Cefalù si è riunita la classe politica siciliana che i venti populisti, così chiamano le forze di cambiamento, spazzeranno via – proseguono Candiani e Gelarda – . La Lega non può sedere al tavolo di chi ha svenduto l’autonomia regionale, ha svenduto le strade, gli aeroporti. Il futuro nostro, dei nostri figli. Cefalù è l’immagine di una nave che affonda con i passeggeri che salgono in coperta per tentare di salvare se stessi da un destino inesorabile. La Lega guarda più lontano. Quelle di maggio, per i siciliani, non saranno solo elezioni europee, ma un referendum: da un lato i responsabili del disastro attuale, dall’altro chi sta lavorando per rimediare. I cittadini sceglieranno il loro futuro – concludono Candiani e Gelarda – assumendosi le responsabilità di fronte ai propri figli”.

Già ieri il leghista Fabio Cantarella si era espresso in modo critico sul progetto di rifondazione centrista che si è intravisto a Cefalù. “Il tema per il centrodestra siciliano – ha detto il dirigente regionale del movimento di Salvini – non è dividersi sul sovranismo ma scegliere se puntare su un rinnovamento radicale oppure tornare a schemi fallimentari riproponendo protagonisti di stagioni ormai chiuse”,

In questo quadro, resta in mezzo al guado il movimento politico di Nello Musumeci, per il quale Romano ha auspicato un ruolo di collante politico. Ma le scelte di Diventerà Bellissima in vista delle Europee devono ancora maturare e nel movimento esistono sensibilità diverse al riguardo.


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