La lettera del sindaco:| "Vittime, vi chiedo scusa" - Live Sicilia

La lettera del sindaco:| “Vittime, vi chiedo scusa”

Ecco la lettera che il sindaco di Corleone ha letto durante l'iniziativa.

festival della legalità
di
3 min di lettura

Cari Giovanni Chinnici, Giulio Francese, Maria Leotta Giuliano e Roberto Saetta, vi rivolgo una lettera perché troppo forte è l’emozione di accogliervi qui, nella terra dalla quale sono partiti i criminali che hanno ucciso i vostri cari. Scrivo a voi, ma mi rivolgo a tutti coloro che, come voi, hanno perso un familiare nella necessaria guerra di Liberazione da Cosa nostra: a loro, a chi ha pianto un martire di questa lotta di civiltà che proprio in questo territorio ha visto uno dei suoi campi di battaglia principali, vi chiedo di testimoniare le mie parole.
Io vi chiedo scusa. Vi chiedo scusa a nome di tutti i corleonesi, vi chiedo perdono per il sangue che è stato versato. Quel sangue, però, non è stato versato invano: nei vent’anni che ci separano dall’arresto di Totò Riina, nei sette che fra poco si compiranno dalla cattura di Bernardo Provenzano, quel sangue è servito a tutti noi per ricordare che una sola può essere la strada, uno solo il campo da scegliere in questa guerra. Quel sangue serve a ricordare ai tanti piccoli Bernardo e Leoluca che sono nati in questi vent’anni che il loro nome non è quello di Provenzano e Bagarella, ma quello dei nostri santi protettori, che ci guidano verso la piena conversione, verso la presa di coscienza, verso la libertà.
La conversione o, almeno, la liberazione. È impossibile, in queste circostanze, non evocare il discorso che il Santo Padre Giovanni Paolo II, 20 anni fa, rivolse da questa martoriata terra di Sicilia ai mafiosi, quell’urlo di liberazione che tutti quanti, da buoni fedeli, dobbiamo seguire: “Mafiosi, convertitevi!”. Io non posso paragonarmi all’incommensurabile levatura morale del Santo Padre, quindi oggi non ripeterò le sue parole: ai mafiosi, oggi, chiedo la resa, chiedo di lasciare questa terra e di abbandonare questa lotta. Chiedo loro di ammettere la sconfitta, di consegnarsi nella consapevolezza che questa terra, finalmente, un giorno sarà liberata. Un giorno, diceva Paolo Borsellino, questa terra sarà bellissima: ecco, quel giorno è arrivato, nei solchi irrorati dal sangue delle tante vittime è nata la pianta sana della speranza, della resistenza, della liberazione.
La battaglia, oggi, è stata vinta per i martiri che voi oggi qui rappresentate. A voi, a tutti voi familiari delle vittime io consegno Corleone: prendetela, riconquistatela insieme a noi, per sancire la vittoria del Bene contro il Male supremo, contro la violenza cieca di chi ha impugnato le armi per uccidere uomini di Stato, uomini di Chiesa, uomini di civiltà. Corleone è vostra, non di quegli uomini che si professano d’onore ma che di onore non hanno la minima traccia: che onore sarebbe quello della violenza cieca di chi uccide bambini, donne inermi, di chi vigliaccamente mette una bomba sotto un’autostrada?
Oggi dedicheremo una strada a Boris Giuliano, domani un’altra via sarà intitolata alla memoria di Ninni Cassarà. Ma io, oggi, vi consegno ciascuna strada, ciascun vicolo, ciascuna casa di Corleone: ve le consegno con l’impegno di essere i vostri fratelli, i vostri genitori, i vostri mariti e mogli che vi sono stati strappati dalla ferocia dei boss. Voglio provare a leggerlo, questo elenco sconfinato: a Pietro Scaglione, Giuseppe Russo, Mario Francese, Michele Reina, Boris Giuliano, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Piersanti Mattarella, Emanuele Basile, Pio La Torre e Rosario Di Salvo, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo, Calogero Zucchetto, Rocco Chinnici, Mario D’Aleo, Giuseppe Bommarito, Pietro Morici, Beppe Montana, Ninni Cassarà, Alberto Giacomelli, Antonino Saetta, Stefano Saetta, Antonino Scopelliti, Libero Grassi, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Walter Eddie Còsina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e a tutti gli altri innocenti che sono caduti per mano di Cosa nostra dico “Corleone è vostra!”.
Leoluchina Savona
Sindaco di Corleone


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI