La protesta dei giudici onorari: "Basta capolarato di Stato" - Live Sicilia

La protesta dei giudici onorari: “Basta capolarato di Stato”

Commenti

    Ma chi li ha mai obbligati ad assumere tale ruolo?

    Nessuno li ha obbligati, ma chi snobba il problema lo fa perchè non lo conosce dall’interno

    Senza la magistratura onoraria i processi durano all’infinito. Certo a qualcuno conviene.

    il Consiglio Superiore della Magistratura, quali iniziative intende intraprendere nell’interesse della collettivita’?

    I giudici onorari, hanno ragione a lamentarsi, però non dovrebbero esistere in quanto nel nostro ordinamento costituzionale nei ruoli della magistratura si accede per concorso e dopo una attenta selezione. Quindi se si vuole risolvere il problema non si deve fare nessuna sanatoria e neanche i titoli, ma devono fare tutti i concorsi e chi li supera sarà a tutti gli effetti magistrato e inserito nel ruolo così come previsto dalla costituzione. Altresì si deve porre fine al sistema dei giudici e p.m.onorari , che sono la ulteriore vergogna della giustizia italiana.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Non entro nel merito del caso specifico alquanto complesso, però non bisogna andare molto lontano o fare discorsi arzigogolati per capire il perché i giovani se ne vanno dalla Sicilia. Fare impresa o anche aprire un piccola attività "bugigattolo" significa fare i conti con questa realtà di "lurida mafia"..

bisogna capire se la bambina si trovava in un luogo pubblico comunale e non in un area privata perchè un cane non può essere lasciato solo senza osservazione in un luogo pubblico. ancora purtroppo qualcuno è convinto che oltre il portone di casa propria sia sua proprietà

In effetti sembra che i colpevolisti non vogliano conoscere la verità ma solo affermare che i ragazzi sono colpevoli per principio, a prescindere. E che invece le ragazze sono innocenti per principio, a prescindere. È un modo folle di intendere la parità uomo donna, perché presuppone il contrario di quel che il femminismo ha sempre giustamente affermato e cioè che uomini e donne non devono e non possono essere trattati in modo diverso, ma hanno uguali diritti e doveri. Al giudice deve interessare la verità, non l'articolo morboso del cronista del locale quotidiano che per fare colpo sembra che parli di mostri e demoni.

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