Nessuno parla della responsabilità dei tifosi. Se è vero che aiutiamo la squadra, sarà pure vero che possiamo danneggiarla, lo stesso vale per i giornalisti colpevoli di avere aizzato la gente.
La scuola a un passo dal caos|Caro professore, ora tocca a te
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Talmente se ne fregano del lavoro che quando raccolgono la plastica caricano i furgoni cominciano a correre facendo volare dal mezzo tutti i sacchi che si trovano ogni 20 mt delle strade che loro percorrono. Lavoratori da medaglia.
In tutto c'e' sempre del marcio. Gia' stanno montando i lidi, la capitaneria di porto nemmeno controlla le distanze previste per legge, nessuno paga.
MISCHINI!!!
la dignità (ridicola) dei "leghisti" siciliani si vede anche nella supina accettazione della presenza di un individuo come vannacci!
Il professore dovrebbe essere il perno della scuola come da lei descritta. Ma se oggi un professore fa il “capitano” come il personaggio del film a cui lei fa riferimento, troverà sempre due o tre genitori che lo accuseranno di aver messo a repentaglio la serenità della prole, un preside ignavo che se la farà addosso perchè il cliente ha sempre ragione e qualche alunno che lo riprenderà col telefonino per fare fare magari un bel dibattito pubblico sui social sul tema “quanto è idiota la prof”.
I banchi con le rotelle….. aule autoscontro… “pinsata” geniale di chi non ha idee.
Grazie per questa boccata d’aria fresca.
Mi creda i prof. Stanchi, mal pagati e poco considerati si sono rotte le scatole!
Si sono rotte pure le scatole degli artigiani, dei commercianti dei muratori, dei lavoratori delle industri e delle aziende private, e di altri milioni di persone che aspettano di lavorare, quando osservano le lamentele di una categoria che lavora 6 mesi l’anno, la cui settimana lavorativa dura metà della loro, che percepisce uno stipendio più alto del loro e il cui unico problema reale è che vengono rispettati molto meno di prima, essendo questo fenomeno, (bruttissimo da osservare), da correggere immediatamente. Più rispetto per i professori, si.
Caro Roberto,
noi figli di insegnanti siamo stati educati al rispetto (direi meglio all’amore) per i valori più veri e più antichi della Scuola. A cominciare dalla complementarietà con il ruolo della Famiglia e del rinnovo quotidiano dell’alleanza con gli insegnanti nell’interesse stesso dell’allievo e futuro cittadino. Per questo apprezzo moltissimo il tuo intervento odierno e mi ritrovo, oggi più che mai, nel tuo disorientato e nostalgico quadro. Un solo appunto: proprio poiché tu parli di un’idea, anzi di un ideale, di scuola nel testo avrei utilizzato l’iniziale maiuscola (Scuola). Errore veniale. In altri tempi la mia bellissima Professoressa di Italiano (Laura), avrebbe usato la parte blu della sua matita bicolore. Chissà se esistono ancora le matite rosse e blu…. Buona domenica.
Qualcuno che parla de lavoro dei docenti forse non è mai andato a scuola e poi si sa che più si è ignoranti più si disprezza chi cerca di trasmettere il sapere.