La Tari approda in Aula giovedì| In arrivo una nuova stangata - Live Sicilia

La Tari approda in Aula giovedì| In arrivo una nuova stangata

Occhipinti (Idv): "Esenzione per i disoccupati". Leonardi (Pd): "Città piena di rifiuti". Tantillo: "Riduciamola con la lotta all'evasione". Abbonato: "A Palermo si paga meno che altrove". Rinviata invece la delibera su Roccella.

sala delle lapidi
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PALERMO – Sarà giovedì il giorno della Tari a Sala delle Lapidi. La conferenza dei capigruppo ha infatti deciso di prelevare il regolamento tra due giorni, quando l’Aula è convocata per le 10 del mattino, svolgendo le comunicazione invece il mercoledì sera. A quel punto bisognerà capire se i consiglieri riusciranno ad esaurire l’argomento in giornata o dovranno proseguire, visto che vanno approvate anche le aliquote che dovranno dire su chi graverà l’imposta per la raccolta dei rifiuti. Il tutto mentre in città sono ancora diverse le zone in cui la raccolta va a rilento e l’immondizia abbonda.

L’incasso previsto è di 128 milioni di euro e servirà a ripagare la Rap del servizio di pulizia e igiene ambientale: i palermitani hanno pagato l’acconto entro il 16 settembre, dovranno versare il saldo entro il 16 dicembre quando arriveranno a casa i bollettini. Rispetto alla Tares, a subire i maggiori aumenti saranno alcune categorie produttive tra cui ristoranti e negozi.

“La Tari sarà l’ennesima stangata ai danni dei palermitani, giovedì daremo battaglia in Aula: chiederemo l’esenzione per i disoccupati e che la Rap funzioni a dovere – dice il capogruppo di Idv Filippo Occhipinti – la Tari peserà sulle tasche dei palermitani per 128 milioni, 6 in più della Tares: famiglie e imprese, già in ginocchio per la crisi, si preparino al salasso di dicembre, quando pagheranno anche Tasi e Imu. Un ingorgo fiscale mai visto. La Tari è una tassa incostituzionale perché non contempla la capacità contributiva prevista dall’articolo 53 della Costituzione, secondo cui chi ha di più deve contribuire di più: colpirà maggiormente le famiglie più numerose e avvantaggerà in modo vistoso soggetti come le banche o la grande distribuzione rispetto ai piccoli commercianti. Come Idv presenteremo emendamenti per esentare i disoccupati e chi non ha un reddito sufficiente per vivere, inoltre proporremo che il saldo venga suddiviso in più rate con l’ultima fissata al maggio del 2015. Infine ci chiediamo per quale servizio i palermitani pagheranno questo odioso balzello: non abbiamo visto niente di nuovo rispetto alla vecchia Amia che costava oltre il 30% in meno. E’ ora che la Rap funzioni, visti i soldi che le diamo: i cittadini meritano rispetto”.

“Mentre il consiglio comunale si appresta a discutere della salatissima Tari, la città annega nei rifiuti – dice Sandro Leonardi, consigliere comunale del Pd – l’amministrazione Orlando ha approvato un contratto di servizio con la Rap da 140 milioni di euro, di cui 128 solo per la raccolta dei rifiuti: soldi che pagheranno i palermitani di tasca propria, mentre l’immondizia abbonda nelle nostre strade. I cittadini sappiano che a dicembre subiranno un pesantissimo salasso a causa di quel contratto di servizio con la Rap. Come Pd proveremo a mitigare una tassa che si preannuncia terribile per famiglie e imprese”.

“Su Tari, al di là delle tabelle volute per legge, proporremo qualche piccola modifica al regolamento – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – per le tariffe discuteremo invece delle agevolazioni. Una cosa è certa: l’obiettivo di questo consiglio è di approvare un ordine del giorno o una norma transitoria nel regolamento affinché il recupero delle somme della lotta all’evasione, come per la Tasi, serva solo ad abbattere i costi. Solo così potremo abbassare questa tassa, non ci sono altri modi. Ci auguriamo che l’amministrazione comprenda il grande sforzo dei palermitani, specie perché si deve corrispondere un servizio adeguato: con Cammarata si pagavano 102 milioni, oggi 40 in più”.

“E’ nostro dovere approvare il regolamento – dice il capogruppo del Mov139 Aurelio Scavone – è un atto dovuto. Approvato il contratto con la Rap, che viene pagato con la Tari, dobbiamo puntare sulla raccolta differenziata e sull’implementazione di un sistema di pulizia della città. Dobbiamo anche approvare delle agevolazioni che non creino disparità fra i cittadini e invitare i cittadini a rendere Palermo una città più civile. L’immondizia c’è a causa dell’inciviltà di alcuni. L’opportunità che verrà da una migliore efficienza della pulizia, se non è accompagnata dall’impegno dei cittadini, non potrà produrre risultati”.

“La proposta di delibera sottoposta dalla Giunta al Consiglio Comunale prevede che la Tari costerà ai palermitani complessivamente meno della Tares – replica l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – i cittadini infatti non pagheranno la maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato che lo Stato ha recuperato con minori trasferimenti al Comune e che noi non abbiamo ribaltato sul contribuente. Ciò porterà a riduzioni sulle tariffe domestiche dal 3 al 5%. Anche le tariffe non domestiche complessivamente caleranno, se osserviamo le categorie che complessivamente contribuiscono di più al gettito. Palermo si colloca nella classifica nazionale in linea con le grandi città. Una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati pagherà a Palermo 360 euro, come a Genova, poco più che a Torino e Milano (349 euro) e molto meno che a Napoli (473 euro). Uno studio professionale di 100 metri quadrati pagherà a Palermo 750 euro contro i 1.760 di Roma, 1.270 di Napoli e 930 di Genova. Altra questione è la pulizia della città, per la quale il Sindaco ha già detto che da questo momento non ci sono più scuse”.

La conferenza dei capigruppo ha previsto anche lo slittamento della delibera Roccella, per la riapposizione dei vincoli all’esproprio necessari per la realizzazione dei lavori di urbanizzazione da parte del centro commerciale Forum. A causa di alcuni malumori, anche nella maggioranza, l’amministrazione si è impegnata a rivedere la delibera ripresentandola fra una decina di giorni.

 


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