Laboratori analisi, la protesta non si ferma: "La Regione ci deve risposte"

Laboratori analisi, la protesta non si ferma: “La Regione ci deve risposte”

Quattordici sigle confermano l'adesione alla mobilitazione

PALERMO – Laboratori privati della sanità in subbuglio in Sicilia. Quattrodici sigle del Coordinamento intersindacale dell’accreditata esterna confermano la loro adesione alla protesta di domani, mercoledì 26 novembre.

Le realtà in protesta

Si tratta di diverse realtà: dalle analisi cliniche alla fisiokinesiterapia, passando per la cardiologia, i dentisti e gli odontoiatri. Il tema è quello dei ritardi nell’assegnazione dei budget da parte dell’assessorato alla Salute e, a cascata, da parte delle Asp.

“Il fronte è compatto”

“Siamo tutti compatti e in attesa di risposte da parte dell’assessora Faraoni – dice Fabrizio Mantia, rappresentante del Coordinamento -. A maggio abbiamo portato a termine una concertazione lacrime e sangue e Faraoni aveva due mesi di tempo per il decreto budget ma ancora oggi – continua – non sono state assegnate le risorse finanziarie. Le Asp no hanno ancora comunicato i budget perché delle successive circolari dell’assessorato avrebbero confuso ulteriromente le acque”.

“Basta incertezze sul futuro”

Mantia poi aggiunge:” In questa situazione di caos e incertezza continuiamo con grande senso di responsabilità, ad erogare prestazioni che potrebbero non essere mai liquidate. Domani saremo in piazza a protestare. Chiediamo risposte al governatore Renato Schifani su un piano di rientro che dura da 19 anni, sulle tariffe e le liste d’attesa bloccate, ma anche sul decreto-prevenzione che Faraoni avrebbe dovuto adottare a che avrebbe rappresentato una boccata d’ossigeno epr il comparto”.

“Aziende e indotto da salvaguardare”

Mantia poi conclude: “I problemi non sono risolti. La Regione ci dica come vuole operare e ci dia un timing. le aziende non possono vivere nella deregulation e nella impossibilità di guardare al futuro. Le nostre realtà, e quelle dell’indotto a noi collegato, pagano le tasse in Sicilia. Se qualcuno vuole gettare in mare l’intero comparto per affidare tutto a qualche multinazionale lo dica subito”.


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