L'Akragas smantella la rosa |Alessi: "Scelta necessaria" - Live Sicilia

L’Akragas smantella la rosa |Alessi: “Scelta necessaria”

Il club verso la crisi, a rischio la permanenza tra i professionisti. A Tirri il compito di cedere.

calcio - lega pro
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AGRIGENTO – Sembra essere giunta al capolinea la questione societaria dell’Akragas, risolta, se così si può dire, nel modo peggiore, tra la rabbia dei tifosi che in queste ore si stanno sfogando sui social network, accusando la dirigenza, o parte di essa, di aver rovinato “un sogno”. Da alcuni giorni la notizia era nell’aria, ed era stata preannunciata dalle cessioni eccellenti e dalla casella “acquisti” rimasta vuota: l’Akragas ha deciso di ridurre al minimo il budget: “Ho cercato di fare quanto nelle mie possibilità per risolvere positivamente le problematiche venutesi a creare dopo il disimpegno del presidente Marcello Giavarini – dovute a motivazioni giustificate da me condivise – spiega il presidente Silvio Alessi – Avevo più volte lanciato un grido d’allarme e detto chiaramente che da solo non sarei riuscito a portare a compimento l’attuale campionato, essendo l’impegno molto oneroso, al quale non avrei potuto fare fronte senza un aiuto economico. Tra l’altro ricordo a tutti i grandi sacrifici, non solo economici, profusi in questi cinque anni di mia presidenza con tante soddisfazioni per i tifosi e per la città di Agrigento. In questo periodo si è parlato tanto di diverse cordate interessate ad acquisire in toto, o in parte, le azioni societarie – continua con rabbia il presidente – si è discusso molto sui giornali e sui social network di mediatori a cui erano a cuore le sorti dell’Akragas, e noi con grande disponibilità abbiamo messo a disposizione i libri contabili, e quant’altro richiesto, al fine di poterli mettere nelle condizioni di valutare attentamente la situazione contabile. Con altri abbiamo solamente discusso e dimostrato, con carte alla mano, che questa è una società sana, con pochissimi debiti, in regola con i pagamenti di stipendi, contributi e tasse fino ad oggi”.

“Ad oggi constato con grande dispiacere che i miei accorati appelli sono rimasti senza esito e che nessuno, ribadisco nessuno, si è fatto avanti per, quanto meno, iniziare una seria trattativa – continua Alessi -. Ho provveduto nei giorni scorsi a riunire l’assemblea dei soci e ho fatto presente, per l’ennesima volta, la drammatica situazione nella quale versa la società. Ed essendo mio dovere, in qualità di presidente del Consiglio d’Amministrazione, salvaguardare gli interessi societari, ho esposto loro che in assenza di nuovi e seri sviluppi avremmo adottato le misure necessarie volte a salvaguardare il bene societario”. Il presidente passa quindi alle dolenti note, spiegando che, per forza di cose, il giocattolo Akragas si è rotto definitivamente: “Tutti i soci – continua Alessi – sia di maggioranza che di minoranza, all’unanimità, hanno deliberato di dare mandato al Cda di ridurre drasticamente il budget e quindi di permettere la conclusione del campionato in corso, con le risorse a disposizione. Poiché, come ho sempre detto, non sarò sicuramente io il presidente che farà scomparire l’Akragas, comunico a tutti che ho già dato incarico all’Amministratore delegato, Peppino Tirri, affinché da domani si attivi immediatamente per ridurre al minimo il budget intervenendo sul mercato in uscita e sulla gestione amministrativa della società”.

Adesso ci si aspettano quindi altre uscite eccellenti, oltre a quelli di Salandria e Marino, sui quali però non si è mai fatta chiarezza. “Sicuramente un atto doloroso, ma indispensabile affinché non muoia ancora una volta il calcio ad Agrigento. La mia speranza è che nel prossimo futuro qualcuno possa prendersi a cuore le sorti dell’Akragas e rilanciarla per come questo grande blasone merita. Io personalmente sarò a disposizione per essere affianco di chi concretamente, e senza indugio, voglia investire per il bene di questi colori. Voglio rassicurare tutti i tifosi e gli addetti ai lavori che saremo vigili e attenti nel verificare tutte le possibili soluzioni, e metteremo in atto tutto quanto necessario per una soluzione definitiva del problema, affinché questa società possa avere un futuro migliore. E per questo continueremo a lavorare senza sosta con l’impegno e l’amore profuso fino ad oggi”. L’avventura dell’Akragas si complica e rischia di finire nel peggiore dei modi.


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