L'ansia da coronavirus | I consigli dello psicologo - Live Sicilia

L’ansia da coronavirus | I consigli dello psicologo

I giorni della paura. Ecco come affrontarli al meglio secondo l'esperto.

Come si combatte l’ansia da coronavirus? C’è il problema e poi c’è la paura che rischia di trasformarsi in un malessere potente e incontrollabile. Palermo al tempo dell’epidemia non è diversa dagli altri luoghi in cui regna la psicosi intorno a una questione sanitaria estremamente seria.

Risponde lo psicologo e psicoterapeuta, Marco Barone: “Una premessa obbligatoria. Da sempre reagiamo con una sensazione di allerta e di stress quando sentiamo in bilico la nostra incolumità. La conoscenza delle minacce e insieme delle nostre risorse ci rassicura, se sappiamo cosa stiamo affrontando e come possiamo venirne fuori. Quando siamo davanti a qualcosa di sconosciuto, oppure di non abbastanza noto, scatta la reazione esagerata, ci sentiamo impotenti, c’è la crisi di panico. E’ la tipica situazione del coronavirus che si sta verificando. Le competenze e le notizie non mancano, ma leggiamo informazioni contrastanti, che non spiegano, che ci consegnano a un sentimento di caos e di precarietà. Ecco perché la gente fa la fila nei supermercati e va a caccia di mascherine e disinfettanti, come se si trovasse alle prese con una imminente e definitiva catastrofe”. Ecco la radiografia di quello che sta accadendo: unendo i puntini dell’angoscia di ognuno.

“Come reagire? – dice il dottore Barone -. Non dobbiamo dare alla minaccia un potere più forte di quello che ha. Il rimedio è la consapevolezza vera, una chiara informazione che ci aiuti a mobilitarci secondo razionalità ed equilibrio. Più che scappare, è necessario individuare le corrette uscite di sicurezza, con fonti serie, distinguendole dalle fake news e comprendendo, per esempio, che accorrere in massa tra gli scaffali del supermercato è fuorviante. Mi rendo conto che la paura più grande è quella della quarantena. Ma pensiamo che non siamo isolati, che viviamo in un mondo in rete, in cui è più semplice dare e ricevere aiuto. E qualche volta non sarebbe male spegnere per un po’. la tv e i social”.

Poche cose semplici, poche parole sagge, mischiate il giusto e servite ai nostri tremori. Un vademecum della serenità possibile nella tempesta. Chissà se servirà.


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