PALERMO – “L’ennesimo annuncio del presidente della Regione, condito da inaccettabili insulti ai giornalisti di cui risponderà in altre sedi, conferma quanto il sindacato e l’ordine dei giornalisti sostengono da tempo: Crocetta, cancellando con provvedimento retroattivo l’ufficio stampa della Presidenza, ha violato volutamente norme, contratti e rispetto delle parti sociali”. Lo dice una nota dell’Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
“Il presidente – prosegue – dovrebbe sapere che il confronto sindacale non è un inutile intralcio ai suoi pieni poteri ma uno strumento di consolidata democrazia. Affermando adesso di essersi volutamente sottratto al confronto chiesto documentalmente dal sindacato e dall’Ordine, Rosario Crocetta conferma le bugie dette nei giorni scorsi e ribadisce il suo disprezzo e la sua mancanza di conoscenza delle norme e delle leggi che regolano i rapporti tra parti sociali in una democrazia, ancor prima che all’interno delle istituzioni”. “Sulle nuove assunzioni – conclude – di giornalisti il governatore continua a tacere, cercando di eludere il suo obbligo di rendere pubblici e trasparenti i criteri di scelta e soprattutto le spese che l’amministrazione dovrà affrontare, ma preparandosi a ripercorrere le stesse strade da lui contestate come clientelari e poco trasparenti ai suoi predecessori. Di fronte a questi atteggiamenti siamo certi che la magistratura contabile vorrà intervenire con la sua nota tempestività”.
Caro Arena anche Io sono stato diffamato da Crocetta e Dimesso da Commissario Straordinario ASP Messina perchè ero il padre padrone della Sanità messinese apprendendolo da giornali on line e ricevendo dopo tre giorni il decreto di decadenza da parte dell’assessore Borsellino .Sono stato riammesso dal TAR ma le azioni legali da me intrapese non hanno avuto alcun esito.Ancora oggi mi turba ricordare quello che è successo a me a Te e tanti altri che hanno fatto solo il loro lavoro
Giustissime le considerazioni, ma non è che oggi sia cambiato molto, anzi forse la situazione è peggiorata perché c’è più accortezza nel fare cose infami.
due senza dignita’
I nostri “linciaggi” mediatici cono stati accompagnati dai cori di folle acclamanti che chiedevano di vedere il “sangue”.
Le nostre pacate riflessioni scorrono nel silenzio.
E la sole “reazione” in contrasto, che parla
di “dignità” è anonima.