Importanti novità in casa Amia. Ieri il commissario del comune di Palermo, Luisa Latella, ha incontrato i sindacati per fare il punto della situazione e ha comunicato che gli otto milioni necessari per aumentare il contratto di servizio (o meglio, per dare copertura finanziaria alla delibera voluta dalla giunta Cammarata nel dicembre scorso) sono stati trovati.
Una notizia di non poco conto, considerando che proprio l’adeguamento del contratto era uno dei punti più critici, insieme al pagamento dei debiti dell’azienda. Peccato, però, che la notizia non abbia convinto del tutto. Degli otto milioni, infatti, due deriverebbero dal contenzioso con Amap per la pulizia delle caditoie mentre degli altri sei non è dato sapere nulla. “Ma i due milioni noi li consideravamo a parte – dicono fonti interne all’azienda – anche perché resta la questione del concordato preventivo e non capiamo da dove verranno presi gli altri sei milioni”. E in effetti i 100 milioni di debiti gravano come una spada di Damocle sulla testa dei commissari, specie dal momento che la Regione ha cambiato idea e non intende più far da garante per un mutuo da 40.
Il comune, ora come ora, quei soldi non li ha e il commissario è stato chiaro: “L’unica alternativa è vendere le azioni di Amg”. Azioni che valgono 64 milioni di euro. I sindacati chiedono certezze e presto verrà riconvocato il tavolo in prefettura; nel frattempo, la Latella continua la sua corsa contro il tempo per salvare l’Amia.
