"Le firme del M5S sono false"| Arriva la conferma dei periti - Live Sicilia

“Le firme del M5S sono false”| Arriva la conferma dei periti

Tra gli indagati coloro che ricopiarono i nomi nella lista per le amministrative di Palermo del 2012

PALERMO – Le firme dei 5 stelle sono false. I consulenti confermano l’ipotesi della Procura. E aggiungono che fra gli indagati del Movimento ci sono coloro che hanno falsificato le liste per le candidature alle elezioni comunali del 2012.

Dai periti nominati dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dal sostituto Claudia Ferrari arrivano le prime, e importanti, conferme alle ipotesi di reato. Stamani hanno consegnato i tre corposi fascicoli nei quali ripercorrono il lavoro di comparazione fra le liste e il materiale acquisito dagli agenti della Digos, superando la mossa difensiva di alcuni indagati di non sottoporsi al saggio grafico. Da qui la necessità di acquisire dei documenti scritti di pugno dagli indagati del Movimento Cinque Stelle per comparare la loro grafia con quella delle firme disconosciute dai cittadini. Si tratta di moduli universitari e delle dichiarazioni che vanno allegate alla candidatura presentata negli uffici del Comune di Palermo. Sono circa duecento quelle analizzate che furono ricopiate quando gli attivisti si accorsero di avere sbagliato il luogo di nascita di un candidato

Per presentare la lista elettorale fu necessarie ricopiare le firme prima di presentarle in Tribunale, dove l’autenticità fu certificata dal cancelliere Giovanni Scarpello, pure lui sotto inchiesta. Nel corso degli interrogatori solo Samantha Busalacchi e Alice Pantalone (che rispose ai pm, negando le accuse), le prime ad essere sentite, si sono sottoposte al saggio grafico. deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, invece, si opposero anche al saggio grafico.

I periti confermano, dunque, la ricostruzione di Claudia La Rocca. Il deputato regionale che per prima ammise le proprie responsabilità. Poi, seguita da un altro onorevole regionale, Giorgio Ciaccio.

Resta da capire chi materialmente ricopiò le firme e chi ha sapeva e nulla disse, concorrendo così nel reato. Acquisita la perizia la Procura diretta da Francesco Lo Voi si appresta a chiudere le indagini. L’elenco degli indagati è completato da Pietro Salvino (marito della Mannino), Riccardo Ricciardi, Stefano Paradiso e Giuseppe Ippolito. 


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