Mori, le frasi di Totò Riina | potrebbero entrare nel processo - Live Sicilia

Mori, le frasi di Totò Riina | potrebbero entrare nel processo

Mario Mori

La relazione sulle confidenze fatte dal padrino di Corleone ad alcuni agenti penitenziari è stata depositata dal pm Nino Di Matteo nel processo all'ex graduato del Ros.

PALERMO – Potrebbero finire anche nel processo ai due militari del Ros, Mario Mori e Mauro Obinu, le dichiarazioni che il capomafia Totò Riina avrebbe fatto a un agente penitenziario il 21 maggio scorso. La relazione, già agli atti nel procedimento per la trattativa Stato-mafia, è stata depositata dal pm Nino Di Matteo anche nel processo a Mori, giunto alle battute finali. Sta infatti discutendo (domani ci sarà un’altra udienza) l’avvocato Basilio Milio che ieri mattina ha ricevuto la notifica del deposito del documento in cancelleria anche per questo procedimento. Se il collegio della quarta sezione del Tribunale di Palermo, presieduto da Mario Fontana, dovesse decidere di ammettere la relazione e sentire l’agente, potrebbe slittare la sentenza prevista entro le ferie estive. Agli agenti penitenziari, Riina avrebbe detto che a farlo arrestare furono Bernardo Provenzano e Vito Ciancimino.

Dalle parole del boss verrebbe una conferma alle dichiarazioni del figlio di Ciancimino, Massimo, che ha raccontato ai pm che furono il padre e Provenzano a fare arrestare Riina ai carabinieri a gennaio del 1993. Il padrino avrebbe fatto riferimento poi alla circostanza che qualcuno sarebbe andato da lui: frase sibillina che potrebbe alludere al tentativo di dialogo avviato dal Ros con Riina attraverso Vito Ciancimino che avrebbe segnato l’avvio della trattativa. Riina ha però detto di non sapere nulla del papello, il foglio con le richieste della mafia allo Stato.


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