Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative
Le partite, Musumeci, Miccichè: la Finanziaria della vergogna
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Riposino in pace grandi uomini...
Bellissima Giornata ricca di informazioni E Formazione professionale nel mondo della Bellezza ,ne faremo delle altre . Grazie alla testata Giornalistica live Sicilia Grazie a tutta l’organizzazione CNA che mi ha aiutato .
Per fortuna abbiamo la siccità
Lorefice prega dio invece di fare passerelle politiche
Un altro gatto, questa volta quello di Alice, si aggiunge alla fattoria degli animali di Sala d’Ercole, Palazzo d’Orleans e Ambelia. Con cavalli (veri) ci sono le iene, gli sciacalli e i leoni di Musumeci, e i gatti di Micciché. A proposito, sembra che il centrosinistra per le regionali stia preparando le primarie che avranno un loro titolo “Ce l’hai un gatto?”.
Eppure fra tanti animali non si riesce a varare neanche una finanziaria della vergogna. Ma ha da venì novembre! Sarà il mese buono per fare di Musumeci e Micciché due presidenti emeriti.
Magari con un gatto… a nove code.
Miccichè si è esposto apertamente, ma nessuno lo vuole ricandidare.
Così dicono