Pippo Russo (Idv) scrive a “Per Palermo è ora” , a seguito dell’invito a partecipare all’assemblea “Liberiamo Palermo con le primarie”.
Cari Amici di “Per Palermo E’ Ora”,
voi sapete bene quanto ho creduto nel nostro progetto comune. Vi ho scommesso la mia faccia, la mia credibilità, e l’ho fatto con voi, miei compagni di viaggio per raggiungere insieme un obiettivo ambizioso e straordinariamente carico di motivazioni ideali e politiche. Io sono un segretario di partito e il mio partito ha convenuto che il ricorso alle primarie era, anche a Palermo, la strada giusta per mettere insieme realtà che sembravano inconciliabili, espressioni della società civile e partiti, per offrire, anche attraverso lo strumento delle primarie, una novità vera che risvegliasse nella gente la voglia di partecipare e di rendersi protagonista. Voi stessi, e ve ne ringrazio, mi avete manifestato apprezzamento per il modo leale e fattivo con cui ho contribuito a costruire “Per Palermo E’ Ora” e l’intero percorso. Ora, lo dico chiaramente, io non ci sto a passare per quello che non vuole le primarie o dèdito a porre veti e diktat. Io non ho condiviso la “mediazione alta” che voi movimenti avete proposto perchè le primarie che vi accingete a celebrare si stanno rivelando una trappola e la morte del nostro progetto comune. Noi non siamo in una qualunque realtà virtuale; siamo a Palermo e in Sicilia, e le scelte democratiche devono tener conto della storia e della specifica nostra realtà e dell’imbarbarimento che essa ha subito, non certo per responsabilità di personaggi e forze politiche virtuali, senza nome nè volto.
Le primarie sono uno strumento di grande valore democratico; ma nel momento in cui lo si usa lo si deve fare seriamente. Non è accettabile l’eventualità di essere costretto a sostenere qualcuno, si chiami Lumia o chi come lui, che ha già fatto patti con Lombardo e che li vuole fare con chi ha devastato Palermo e mortificato i palermitani. Voi dite sulle larghe alleanze decidono i cittadini, come a dire che noi non abbiamo posto, perchè non l’avevamo, alcuna discriminante etica e politica; come a dire che se i cittadini dovessere scegliere per le larghe alleanze, queste sono una cosa buona e giusta; come a dire che sarà difficile che ci sia un candidato alle primarie contrario alle larghe alleanze. Sì, perchè al massimo la distinzione sarà tra chi le vuole subito e chi al secondo turno. Bella scelta per il cittadino! Voi mi direte, come mi è stato fatto osservare, che era l’unico modo per salvare le primarie e per rispondere alla posizione del PD e a quella di Italia dei Valori. Il PD, come vedete, non ha problemi, le primarie le farà, intendendole a modo suo, ma le farà. Il PD, nell’ultimo incontro del tavolo delle primarie, non ha assicurato, ricorderete, alcun sostegno certo al candidato o alla candidata vincente – chiunque fosse – se non rispondente alla linea prevalente nel PD, che scopre le primarie per ricevere conferma al proprio patto innaturale con la furbata di costringere quanti avessero sostenuto candidato o candidata perdente a sostenere il candidato alleato di Lombardo e beneficiato dalle relative “truppe cammellate” , scelto paradossalmente da primarie che dovrebbero invece costruire un governo della città alternativo a quello realizzato da Lombardo e dai suoi cortigiani.
Italia dei Valori voleva e vuole, invece, primarie che non espongano al rischio di dovere sostenere, poi, qualcuno che ha distrutto il centrosinistra alleandosi, tradendo la volontà degli elettori ed il proprio patrimonio politico e valoriale, con l’avversario di ieri, e con l’intenzione di replicare tale alleanza anche a Palermo. Per rendere pubblica l’Assemblea di oggi pomeriggio, avete scelto il seguente slogan “Liberiamo Palermo con le primarie”. Un altro errore, mi permetto. Anzi, così come si profilano può essere vero anche il contrario “Le primarie imprigionano Palermo”. Nessuno strumento si può sostituire ad un progetto in cui sono chiari alleanze e programmi. Nessuno strumento può liberare qualcosa o qualcuno. Uno strumento è uno strumento a basta. Se serve bene, se non serve o addirittura può fare danno, non lo si usa e si spiega perchè non lo si può usare. Ecco le ragioni perchè oggi pomeriggio non sarò presente”.
Pippo Russo, segretario provinciale IdV Palermo