I Beni culturali alla Lega | Pioggia di critiche e ironie - Live Sicilia

I Beni culturali alla Lega | Pioggia di critiche e ironie

L'identità siciliana al Carroccio. Le note e i post su Facebook.

LA GIUNTA
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PALERMO – Piovono le critiche e anche le battute ironiche sull’ingresso della Lega di Salvini nella giunta di Nello Musumeci. “I beni culturali e soprattutto l’identità siciliana passano nelle mani della Lega di Salvini? Musumeci non poteva trovare peggiore maniera di oltraggiare la storia, l’orgoglio e le aspettative politiche dei siciliani”. Dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giorgio Pasqua, nel commentare l’ingresso della Lega nel governo regionale. “C’è voluto più di un anno – prosegue – per trovare un nuovo titolare per i Beni culturali, dopo la scomparsa di Tusa. A prescindere dal nome che si sceglierà, il partito è certamente il meno adatto cui affidare le chiavi dell’ineguagliabile patrimonio culturale e artistico siciliano. In un momento in cui i siciliani guardano al governo Musumeci con ansia e trepidazione, in attesa di risposte che diano ristoro a tante categorie in ginocchio, l’esecutivo replica nel peggiore dei modi possibili. Questa operazione merita solo un commento: è una vergogna”, conclude Pasqua.

“Musumeci ha fatto l’ultima cosa della quale i siciliani sentivano il bisogno: ha svenduto la nostra identità culturale alla Lega”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars. “Si resta sbigottiti nel pensare che la nostra storia e il nostro patrimonio culturale siano stati offerti su un piatto d’argento a Salvini, che si è sempre contraddistinto per il suo bagaglio politico di disprezzo ed intolleranza nei confronti della Sicilia e del Meridione. E invece di difendere i nostri valori, Musumeci fa entrare la Lega dalla porta principale, stendendo tappeti rossi. Anche se Salvini ha dimenticato gli attacchi di Miccichè – conclude Lupo – può essere certo che i siciliani non dimenticheranno le offese ricevute in questi anni da lui e da tanti leghisti”.

“Il nuovo assessore alla Cultura ed all’identità Siciliana è esponente di un partito che si chiama Lega Nord. Sembra una barzelletta, ma è la tragedia che sta vivendo la mia terra”. Lo dice il deputato di Leu Erasmo Palazzotto.

“L’idea di affidare l’assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana alla Lega può rappresentare un ostacolo al rilancio dell’isola in termini di promozione del territorio e ripartenza del settore turistico”. Così Antonio Ferrante, esponente del PD già responsabile cultura siciliano, commenta l’ingresso della Lega nella giunta regionale siciliana con la delega alla cultura e all’identità siciliana. “Ieri la Lega faceva dell’insulto ai meridionali un elemento caratterizzante, oggi invece, con ipocrisia e per mera convenienza elettorale, Salvini prova a spostare il polo d’odio al di fuori dal nostro Paese. Un assessore alla cultura e all’identità siciliana che predica la chiusura e il sovranismo inevitabilmente macchierebbe l’immagine della Sicilia come terra di accoglienza e di apertura che ne ha fatto le fortune in tanti settori, a partire da quello turistico. Ci auguriamo che, per una volta, il Presidente Musumeci mostri buon senso prima dell’ennesima decisione preoccupante e delle sue disastrose conseguenze”.

E i commenti arrivano anche dalle pagine Facebook dei rappresentanti politici.  “Di botto – scrive sulla sua pagina il deputato regionale del Pd Michele Catanzaro – scopriamo che l’assessorato ai beni culturali ed all’identità siciliana (avete capito bene, IDENTITÀ SICILIANA!) andrà ad un esponente della #LegaNord, di cui è ignota l’identità. Nessun nome, nessuna competenza, solo mero gioco di accordi e poltrone. Cioè, LA STORIA DELLA #SICILIA, i nostri valori, la nostra identità verranno raccolti da un leghista, che ancora non conosciamo! Le persone, le loro competenze, la loro storia vengono prima, poi la casacca che indossano! Sarà forse un concetto antico, ma sono fiero di pensarla così!”.

Sempre su Facebook, il deputato di Italia Viva Luca Sammartino commenta: “Mentre la #Sicilia affonda nella crisi #Musumeci assegna alla #Lega i beni culturali e identità siciliana. Mi chiedo cosa staranno pensando uomini illuminati, siciliani come Pirandello, Verga, Camilleri, Vincenzo Bellini, Sciascia, Elio Vittorini, Luigi Sturzo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Guttuso, Quasimodo, e altri ancora. Immagino staranno semplicemente pensando: Cu di sceccu fa’ cavaddu, u primu cauciu e’ do so’”.

“Cercasi padano per l’assessorato alla identità siciliana. Così la regione diventerà bellissima”. Così Salvo Fleres, portavoce di Unità Siciliana- LeApi, ironizza sul prossimo ingresso della Lega nella giunta regionale: “La prova per l’attribuzione della carica consisterà nella spiegazione del termine schiticchio, nella pronunzia del numero trentatré e nella spiegazione della frase moviti fermu”.

“Dall’Udc, al centrosinistra, alla Lega: se l’identità siciliana per Musumeci è il trasformismo, Matteo Francilia sarà l’uomo giusto nel posto giusto”. Questo il commento di Claudio Fava, presidente della Commissione Regionale Antimafia, alle notizie che vedono il sindaco di Furci Siculo quale possibile assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana del governo Musumeci, su proposta della Lega.


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