Legambiente: "Catastrofe, contro le fiamme intervenga l'esercito"

Legambiente: “Catastrofe, contro le fiamme intervenga l’esercito”

Commenti

    Dovete chiedere di ripristinare il Corpo Forestale nazionale e, nella Regione Siciliana integrare la Forestale siciliana, ridotta a meno di 500 uomini e mandare i lavoratori forestali e del servizio antincendio ad eseguire i lavori dal mese di maggio!

    Purtroppo tutti questi incendi per la maggiorparte sono di origine dolosa , e ci vorrebbe almeno 20 anni di carcere per chi mette in atto questi crimini contro la natura .

    Occorrerebbe rifondare il Corpo Forestale dello Stato che prima che venisse accorpato con l’Arma dei Carabinieri per una idea geniale dell’ex Premier nonchè uomo politico più amato dagli italiani Matteo Renzi svolgeva indagini accurate per risalire ai colpevoli. Il Corpo Forestale della Regione Siciliana pur mantenedo la propria autonomia dovrebbe operativamente accorparsi con quello statale uniformando dotazioni e mezzi……

    intervenga l’esercito ad arrestare insieme ai piromani gli idioti che mettono il divieto di pascolo nei boschi

    la mafia dei pascoli la ringrazia per il suo caloroso intervento a favore….

    lei si limita forse a un interesse specifico . gli animali non ripuliscono solo il sottobosco, danneggiano le nuove piantine, distruggono le gemme apicali.
    Lei sa che il divieto di utilizzo pascolivo a seguito di incendio è stato varato proprio per la consuetudine di alcuni individui di rinnovare il pascolo appiccando il fuoco ?

    ah, dimenticavo. Poi , visto che l’esercito da lei tanto invocato sconosce il territorio locale e quegli inestricabili dedali di stradelle forestali , magari mandiamo le squadre di soccorso a tirare fuori i malcapitati dispersi nel bosco poi , no ?

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Se non è zuppa è pan bagnato. In effetti quando ci classificano come ignoranti e incapaci di dare una svolta a questo modo di fare, non hanno tanto torto, anzi non ne hanno alcuno. La politica isolana è fatta di sudditanza, compromessi e influenze varie che si concretizzano poi in interessi personali o di partito con coalizioni che devono autorigenerarsi. In questo contesto le ingerenze esterne di ambienti affaristici trovano terreno fertile. Nel frattempo continuiamo a godere di assenze infrastrutturali, mafia asfissiante e servizi da terzo mondo. Un treno riporterà nei prossimi giorni trolley griffati e affetti a tempo determinato.

E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?

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