Rifiuti, Comuni tra luci e ombre: il dossier di Legambiente - Live Sicilia

Rifiuti, Comuni tra luci e ombre: il dossier di Legambiente

Il report dell'associazione: gli esempi di Mazzarrone, Aci Bonaccorsi e Biancavilla

CATANIA. Ci sono due Comuni della provincia di Catania nella top ten dei siti con la percentuale più alta di raccolta differenziata in Sicilia: sono Mazzarrone, che si colloca al settimo posto, e Aci Bonaccorsi al nono posto. A dirlo è il dossier sui “Comuni ricicloni” in Sicilia realizzato da Legambiente. Il rapporto degli esperti dell’associazione ambientalista, però, non è sicuramente “tenero”, nei confronti della provincia di Catania.

Biancavilla, primato tra i Comuni oltre i 20 mila abitanti

Basta leggere la classifica dei Comuni “rifiuti free”, che si basa sulla minore produzione pro-capite di rifiuto secco indifferenziato avviato a smaltimento, per scoprire che il primo comune della provincia di Catania in classifica è Licodia Eubea, che si colloca al ventiseiesimo posto. Poi c’è San Michele di Ganzaria al trentatreesimo. E i capoluoghi di provincia, Catania si colloca all’ultimo posto in Sicilia. Ma va precisato che nessun comune capoluogo di provincia, si legge nelle rilevazioni, “è rifiuti free”: “gli unici a raggiungere l’obiettivo di legge del 65 per cento di raccolta differenziata sono Agrigento e Ragusa”. Riguardo alle altre città del Catanese e la raccolta, va precisato che Biancavilla, con il 75,1 per cento di differenziata, è il primo comune della provincia al di sopra dei ventimila abitanti.

Il presidente Alfieri: si conferma una tendenza positiva

“Anche questa edizione del dossier Comuni Ricicloni conferma a grandi linee la tendenza positiva che ha visto negli ultimi anni una crescita, in Sicilia ed in tutto il Meridione, del numero dei comuni virtuosi in relazione alla percentuale dei rifiuti correttamente gestiti e condotti a riciclo – scrive il presidente di Legambiente Sicilia Giuseppe Alfieri – segno evidente che molte amministrazioni locali si stanno effettivamente incamminando sulla giusta strada dell’economia circolare, avendo ben chiara la percezione del valore ambientale, sociale ed economico che questo tema riveste per i Comuni e per i cittadini”.

Dal canto suo, Tommaso Castronovo, Responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia, fa notare come le città di Palermo e Catania siano oggi “i maggiori azionisti delle discariche siciliane, conferendo oltre il 50% dei rifiuti indifferenziati prodotti complessivamente in Sicilia”.

“Che sia possibile migliorare queste performance, anche rapidamente, è dimostrato proprio guardando a questi anni durante i quali le cattive abitudini degli utenti, a lungo alimentate da una cattiva gestione dei servizi di raccolta e da interessi opachi, sono state scalzate nel segno della responsabilità”. Anche per questo, Castronovo, chiede interventi “urgenti nelle quattro più grandi Città siciliane, in particolare a Palermo e Catania, per migliorare la performance della raccolta differenziata”.


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