PALERMO – Il Comando militare dell’Esercito “Sicilia” ha organizzato stamane il convegno “Adotta un monumento” dedicato alla promozione dell’art-bonus. Con questo strumento, verrà restaurata la facciata del Palazzo Sclafani, nel cuore di Palermo.
L’art-bonus consiste in un’agevolazione fiscale a fronte di una donazione di denaro da parte dei privati per il restauro dei beni culturali e per il finanziamento degli istituti e luoghi della cultura. A fronte della donazione lo Stato concede un credito di imposta pari al 65 per cento. Principale particolarità del bonus è che per ottenerlo non sono necessari particolari passaggi amministrativi ma basta fare un bonifico con una causale specifica all’ente accreditato.
E la richiesta è stata raccolta da Iolanda Riolo, amministratore unico dell’omonimo gruppo nel settore dell’auto: “Abbiamo deciso di raccogliere l’invito al restauro di questo palazzo perché come impresa riteniamo che sia un modo per restituire al territorio quello che questi negli anni ci ha dato. Questa è casa nostra e per questo ringrazio il generale Minghetti la sensibilità espressa verso questa città. Restaurare una facciata vuol dire riuscire a donare il più fruibile dei beni. Il mio augurio è quello di potere passare il testimone ad altri imprenditori che credano in questa scommessa”.
La dirigente generale dei beni culturali e dell’identità pubblica, Maria Elena Volpes segnala: “L’Assessorato ha posto in essere molti progetti sebbene sia riuscito a raccogliere solamente 120 mila euro. Occorre lavorare sulla fiducia che i cittadini devono avere nelle istituzioni riuscendo a far comprendere che il patrimonio è di tutti, e che L’Art-bonus è una opportunità, anche in termini di pubblicità. L’amministrazione si impegnerà per fare di più nella comunicazione sviluppando tavoli tecnici come quello fra Mibact, Ales e Anci”.
Carolina Botti, direttore dell’Ales, house organ del Mibact che si occupa della promozione del bonus ringrazia il Comando: “Il Comando Sicilia è il primo a organizzare in Italia un simile evento di diffusione di questa possibilità. E ve n’è bisogno se si considera che sui 245 milioni di euro raccolti in Italia, in Sicilia questi sono poco più di 200 mila euro mentre sono registrati solo 28 enti. La minore contribuzione non deve spaventare la minore partecipazione caratterizza tutto il sud e probabilmente è legata a una scarsa diffusione della conoscenza del bonus”. Sono intervenuti anche Maura Lo Forte dell’Agenzia delle entrate, Mario Zito dell’Accademia delle belle arti di Palermo e Rita Cedrini dell’Istituto internazionale degli studi umani.