Libera, i sei candidati firmano | "patto antimafia" per Tremestieri - Live Sicilia

Libera, i sei candidati firmano | “patto antimafia” per Tremestieri

Ovviamente, lo hanno sottoscritto all'unanimità.

Legalità e impegno civile
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CATANIA – Ci pensa per primo il presidio Paesi Etnei “Giuseppe Fava” di Libera a mettere allo stesso tavolo i sei candidati che tra il 31 maggio e l’1 si contenderanno la poltrona di primo cittadino a Tremestieri. L’incontro si è tenuto ieri sera nel salone della parrocchia Santa Maria della Pace, la meglio conosciuta Chiesa madre del paese etneo. E se questo è il dato estetico, il dato civico e politico è tuttavia un altro e di differente valore. Davanti a un pubblico più che numeroso, Renato Camarda del direttivo provinciale dell’associazione antimafia, è riuscito strappare una promessa, un impegno, alla griglia dei concorrenti al completo. Un patto con tanto di firma in calce ma tutt’altro che estorto, e non solo perché il metodo coercitivo non è nelle corde della comunità guidata da don Luigi Ciotti. In gioco c’è, infatti, una scommessa basata sul buon senso e su dei tasselli che possano favorire quel “cambiamento” che è trasversalmente nelle parole di tutti i candidati. Ovviamente, la sottoscrizione è stata unanime.

In primo luogo la trasparenza. “Mi impegno a comunicare entro uno settimana, il mio curriculum vitae, la mia condizione reddituale e patrimoniale, l’eventuale presenza di conflitti d’interesse, la mia situazione giudiziaria”, si legge in quel che può essere a pieno titolo un contratto con i tremestieresi. Ma sono le altre clausole a sancire la distanza dal più ben noto patto firmato nel salotto di Bruno Vespa. “Mi impegno – continua il testo –, in caso di mia elezione a rendere immediatamente pubblica la lista dei beni immobili confiscati alla mafia e affidati al Comune, ed in particolare la lista dei beni che non sono ancora stati destinati a alcun impegno sociale”, qui si entra nel cuore delle battaglie storiche di Libera. E ancora: “Mi impegno altresì ad assicurare che lo stesso Comune provveda immediatamente a un bando pubblico per l’assegnazione di questi beni”.

Si entra anche negli interessi dei clan. “Mi impegno a emettere in tempi rapidi un’ordinanza che accolga quanto già adottato da varie amministrazioni comunali in Italia, relativo alle restrizioni delle slot machine nelle vicinanze delle scuole, dei luoghi di culto, ospedali, ed altri siti sensibili. Questa iniziativa – si legge – prende atto dal fatto che con un totale di circa 86miliardi di euro l’azienda del gioco in Italia arriva a essere la terza impresa del Paese. Si prende altresì atto del fatto che sono almeno 41 i clan che si spartiscono la torta del mercato illegale del gioco d’azzardo. Si calcola inoltre – si legge ancora – che sono circa 800mila le persone dipendenti dal gioco d’azzardo”. L’ultimo impegno tocca la data simbolo del 21 marzo, data d’inizio della primavera. Libera chiede infatti che sia “dichiarata ufficialmente Giornata comunale della Memoria e dell’Impegno in onore delle vittime innocenti delle mafie”.

 


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